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La Formazione del Simbolo nel Bambino - Imitazione, Gioco e Sogno. Immagine e Rappresentazione

Titolo originale: La formation du symbole chez l'enfant

di
Editore: La Nuova Italia
Informazioni: introduzione e premessa dell'autore, traduzione di Elena Piazza. - pp. 440, Firenze
Stampato: 1979-12-01
Codice: 500000005187

Quest'opera di Piaget viene dopo altri suoi scritti famosi (La genesi del numero nel bambino, Lo sviluppo delle quantità fisiche nel bambino, Giudizio e ragionamento nel bambino. La nascita dell'intelligenza, La costruzione del reale nel bambino) tutti editi o in corso di stampa presso La Nuova Italia.
Qui il celebre psicologo di Ginevra si sforza di mostrare che l'acquisizione del linguaggio é subordinata all'esercizio di una funzione simbolica che si afferma sia nello sviluppo : dell'imitazione che in quello dei meccanismi verbali. Si esamina la genesi dell'imitazione, si affronta un complesso esame del gioco che, nella misura in cui si evolve dalla forma iniziale di esercizio senso-motorio a quella successiva di gioco simbolico, O gioco d'immaginazione, conduce anch'esso all'azione della rappresentazione.
Dice Piaget stesso: «Il problema che affronteremo in quest'opera è dunque quello della funzione simbolica in sé, come meccanismo comune ai diversi sistemi di rappresentazioni, è come meccanismo individuale, la cui esistenza preliminare è necessaria per rendere possibili le interazioni di pensiero tra individui e di conseguenza l'acquisizione dei significati collettivi. Ciò non significa in nessun modo che contestiamo la natura sociale dei significati collettivi, perché anzi abbiamo costantemente cercato di dimostrare che la ragione presuppone la collaborazione e la reciprocità. Ma il fatto sociale è per noi un fatto che va spiegato e non invocato come causa extra-psicologica».

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Introduzione

I. La genesi dell’imitazione
Premessa

I. I primi tre stadi: assenza d'imitazione, imitazione Sporadica e inizio dell’imitazione sistematica
1. Il primo stadio: la preparazione riflessa
2. Il secondo stadio: imitazione sporadica
3. Il terzo stadio: imitazione sistematica dei suoni che già appartengono alla formazione del bambino e dei movimenti eseguiti anteriormente dal soggetto in maniera visibile per lui

II. Gli stadi quarto e quinto: imitazione dei movimenti non visibili sul proprio corpo e dei modelli nuovi
1. Il quarto stadio: 1. Imitazione dei movimenti già eseguiti dal soggetto, ma in maniera non visibile per lui
2. Il quarto stadio: 2. Inizio d'imitazione dei nuovi modelli sonori o visivi
3. Il quinto stadio: imitazione sistematica dei modelli nuovi compresi quelli che corrispondono a movimenti invisibili del proprio corpo

III. Il sesto stadio: inizio dell'imitazione rappresentativa ed evoluzione ulteriore dell'imitazione1. Il sesto stadio: limitazione differita
2. L'evoluzione ulteriore dell'imitazione. L'imitazione e l'immagine
3. Le teorie dell’imitazione

II. gioco
Premessa

IV. La nascita del gioco

V. La classificazione dei giochi e la loro evoluzione a partire dalla comparsa del linguaggio
1. Esame critico dei sistemi usuali di classificazione delle condotte ludiche
2. L'esercizio, il simbolo e la regola
3. Classificazione ed evoluzione dei giochi di esercizio semplice
4. Classificazione ed evoluzione dei giochi simbolici
5. I giochi di regole e l'evoluzione dei giochi infantili

VI. La spiegazione del gioco
1. I criteri del gioco
2. La teoria del pre-esercizio
3. La teoria della ricapitolazione
4. La teoria della «dinamica infantile» di F. J. J. Buytendijk
5. Tentativo d'interpretazione del gioco mediante la struttura del pensiero infantile

VII. Il simbolismo secondario del gioco, il sogno e il simbolismo «incosciente»
1. Il simbolismo secondario del gioco ed il sogno nel bambino
2. La spiegazione freudiana del pensiero simbolico
3. Il simbolismo secondo Silberer, Adler e Jung
4. Tentativo di spiegazione del simbolismo incosciente
5. Il simbolismo incosciente e gli schemi affettivi

III. La rappresentazione cognitiva

Premessa

VIII. Il passaggio dagli schemi sensorio-motori agli schemi concettuali
1. I primi schemi verbali
2. I «preconcetti»
3. I primi ragionamenti: ragionamenti preconcettuali (transduzioni) e ragionamenti simbolici
4. Dall'intelligenza sensorio-motrice alla rappresentazione cognitiva

IX. Dalle categorie pratiche alle categorie rappresentative
1. I miti di origine e l'artificialismo
2. L'animismo
2 bis. Il declino dell'artificialismo e dell'animismo
3. I nomi, i sogni ed il pensiero
4. Le condotte magico-fenomenistiche, le reazioni relative all'aria e la coordinazione dei punti di vista
5. L'oggetto, le prospettive spaziali ed il tempo
6. Conclusioni: preconcetto, intuizione ed operazione

X. Conclusioni: gli stadi generali dell'attività rappresentativa
1. Il primo periodo: l'attività sensorio-mottice
2. Il secondo periodo: l'attività rappresentativa egocentrica. Stadio 1: il pensiero preconcettuale
3. I secondo periodo: l'attività rappresentativa egocentrica, Stadio 2: il pensiero intuitivo
4. Il terzo periodo: l'attività rappresentativa di ordine operatorio

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