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Il Disordine Perfetto – L’Avventura di un Matematico nei Segreti della Simmetria

Il Disordine Perfetto – L’Avventura di un Matematico nei Segreti della Simmetria

Titolo originale: Finding Moonshine

Autore/i: du Sautoy Marcus

Editore: Rizzoli

prima edizione, traduzione di Daniele Didero, Massimo Scaglione, Roberta Zuppet, in copertina: Chocolate box, M.C. Escher.

pp. 512, illustrazioni b/n, Milano

Nel 1770, il quattordicenne Mozart si trovava in Italia per un giro dell’Europa assieme a suo padre. Il Giovedì Santo, andò ad assistere alla funzione celebrata nella Cappella Sistina per ascoltare il celebre Miserere di Allegri, l’incantevole pezzo corale che, per esplicito decreto del papa, poteva essere eseguito solo a Roma durante la Settimana Santa. Il ragazzo ne rimase talmente colpito che, tornato nel suo alloggio, si mise a sedere e scrisse di getto, basandosi su quanto ricordava, l’intero spartito a nove voci. Fu solo la prodigiosa memoria del giovane musicista a rendere possibile questa impresa?
Ne Il disordine perfetto, Marcus du Sautoy mostra che l’atto di ricrearlo non fu tanto un merito della sua memoria, quanto piuttosto una conseguenza della straordinaria capacità di Mozart di cogliere la struttura logica interna della composizione, di catturarne la simmetria e di sfruttarla per ricostruire il pezzo a partire da quegli elementi che gli erano rimasti impressi. Ma quello di Mozart è solo uno degli infiniti esempi della potenza della simmetria, una caratteristica che pervade e anima ogni aspetto del mondo naturale e umano: dalle molecole esotiche di carbonio alle pietre di Stonehenge, dai mosaici dell’Alhambra ai codici informatici, dai coralli del Mar Rosso ai solidi platonici, dai virus alla musica fino al funzionamento stesso della mente umana, che sembra programmata per cercare ovunque le tracce di questo contrassegno essenziale della realtà. Nel suo libro, du Sautoy ci propone un viaggio nell’universo della simmetria e delle sue varie sfaccettature che è, al contempo, un viaggio nell’avvincente lavoro svolto dalla matematica per comprenderla, interpretarla e classificarla – soprattutto negli ultimi due secoli, dalle ricerche di Galois all’Atlante di Cambridge, fino all’incontro con il Mostro, un «atomo di simmetria» che esiste in uno spazio di 196.883 dimensioni. E, nell’intreccio di questi due aspetti, l’autore ha modo di presentare anche il suo personale cammino in questo mondo, offrendoci un’esperienza concreta di che cosa significhi fare matematica. «La scienza» afferma l’autore «ha a che fare con la scoperta, ma anche con la comunicazione. È difficile dire di avere un’idea se non si è in grado di risvegliare questa stessa idea nella mente di un altro.»

Marcus du Sautoy insegna Matematica all’Università di Oxford. Nel 2001 ha vinto il Berwick Prize della London Mathematical Society. Collabora con il “Times”, il “Daily Telegraph”, il “Guardian” e la Bbc. Per Rizzoli ha pubblicato L’enigma dei numeri primi, L’equazione da un milione di dollari e Il disordine perfetto, disponibili in BUR.

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Argomenti: Matematica, Scoperte, Storia,

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