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Il "Caso Ariel Toaff" - Una Riconsiderazione

di
Editore: Edizioni Medusa
Informazioni: pp. 96, Milano
Stampato: 2007-04-01
Codice: 978887698123

Questo libretto non è né un pamphlet, né un instant book. All'inizio di febbraio lo storico israeliano Ariel Toaff, nato in Italia e figlio del celebre rabbino emerito di Roma, Elio Toaff, pubblicava un denso e ampio saggio, Pasque di sangue (il Mulino), che affrontava nuovamente un tema discusso e scottante come quello dell'"accusa del sangue". Per secoli gli ebrei sono Stati accusati, in Europa, di uccidere nella Pasqua dei bambini cristiani per impastare gli azzimi di Pesach col loro sangue. Rileggendo i documenti processuali sui quali si era a suo tempo preteso di fondare l'infamante accusa, Ariel Toaff rimetteva in discussione i risultati cui la critica storica era pervenuta e ipotizzava, alla luce del confronto con alcuni riti e aspetti culturali dell'ebraismo ashkenazita, che delitti di quel genere potrebbero - in rarissimi e limitatissimi casi, comunque estranei all'ortodossia ebraica e aberranti rispetto all'ebraismo - anche aver avuto luogo. L'audacia dell'ipotesi ha suscitato un acceso dibattito fra gli storici, ben presto trasformatosi in durissima polemica; ma intanto del "caso Toaff" si erano a vario titolo impadroniti i mass media ospitando interventi di opinion makers e associazioni religiose, di ambienti politici e gruppi di pressione di provocatori di professione e bloggers fondamentalisti. Queste pagine rendono conto delle linee di sviluppo del dibattito di cui sono stati protagonisti studiosi, intellettuali e giornalisti, ma per mostrare come esso si sia svolto in un contesto estremamente turbolento e turbato, in cui la serena discussione scientifica è diventata da subito impossibile. Condanne di tipo religioso e politico hanno allarmato gli studios; spingendo molti di loro a chiedersi se e fino a che punto, in questo caso, la libertà di pensiero, di espressione e di ricerca scientifica non sia stata lesa e se sia o no legittimo proporre che tale libertà possa, sia pure in pochi e particolarissimi casi, decidere di autolimitarsi senza che cid leda il diritto a ricercare la verità.

Franco Cardini, fiorentino, docente nell'Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM), si occupa di rapporti fra Europa e mondo islamico. A proposito delle questioni che toccano il mondo ebraico, e autore del volume Gli ebrei, popolo eletto e perseguitato (Bulgarini 1995); ha introdotto il volume Israele (Dedalo 1999), sostenendo che Israele è «una parte di noi e delle nostre vicende di cui non possiamo fare a meno. Una gloria del mondo»; ha scritto insieme con Simonetta Della Seta il romanzo "storico-metastorico" Il guardiano del Santo Sepolcro (Mondadori 2000), nel quale i due Autori, un'ebrea e un cattolico, narrano in spirito d'amore e di fratellanza l'avventura di un protagonista musulmano che attraversa diacronicamente i secoli, dal VII al XX. Nel suo recentissimo romanzo Il signore della paura (Mondadori 2007), denunzia attraverso le accorate parole di Enrico III re di Castiglia (1379-1406) le violenze e le calunnie che gli ebrei furono costretti a subire nel medioevo europeo: tra cui, appunto, l'"accusa del sangue".

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• Oportet ut scandala eveniant

• Kulturkampf, Zeitungenstreit, Professorenkrieg

• Habent sua fata libelli

• Drôle d'affaire

• Autodafé

• Čto delat'?

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