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Gli Abusi della Memoria

di
Editore: Ipermedium libri
Prezzo: € 8,00

Informazioni: introduzione e traduzione dal francese di Antonio Cavicchia Scalamonti. - pp. 72, Napoli
Stampato: 1996-09-01
Codice: 978888690806

È tempo di bilanci! E che bilanci! Ci sembra a volte che, oggi, siano diventati quasi un'ossessione. D'altronde una ragione c'è: sono bilanci secolari e millenari. Siamo difatti di fronte a due chiusure: quella del millennio è quella del secolo. Spesso non ne siamo nemmanco consapevoli fino in fondo, eppure c'è evidentemente - spinti dalla sottile angoscia della fine di un'epoca - una specie di pulsione a ricordare, a far riaffiorare memorie, ad interrogarsi sul passato remoto e su quello recente; soprattutto c'è un impulso a commemorare. Il sintomo è chiaro: qualcosa sta sfuggendo e si cerca di correre ai ripari.
Bilanci vuol dire selezionare fatti, accumulare testimonianze, raccogliere memorie, ai fini certamente di un giudizio, di una “pesata”, ma anche per trasmettere (quando possibile) eredità. Un paio di generazioni s'interrogano, sono quelle che hanno vissuto direttamente o indirettamente i momenti salienti dell'epoca, o come facitori, o come semplici destinatari, oppure come vittime. C'è un ricambio che preme e questa è una grande occasione. Inoltre l'organizzazione della memoria vuol dire la conferma o la riconferma delle identità individuali e collettive. Sembra che qualcuno voglia dire o semplicemente suggerire: questo è successo e di conseguenza questo noi siamo. A volte però, di fronte a certi ricordi la memoria s'inceppa, s'impappina, fa fatica; nel caso si ha addirittura l'impressione che questo passaggio del secolo funziona, o ha funzionato, solo come fattore scatenante di un riemergere assai poco gradito.
Un perturbante, un vero e proprio rimosso che viene percepito come un rigurgito acido che lascia nell'esofago una scia dolorosa. Infatti i bilanci di un secolo, e quelli di due generazioni, non possono non comprendere una memoria odiosa, la memoria dei campi, l'orribile memoria dei campi di concentramento.
Il saggio di Tzvetan Todorov che viene qui presentato, è probabilmente uno dei tentativi meglio riusciti - e certamente uno dei più appassionati e brillanti - di interpretazione della delicata questione della memoria e dell'oblio nelle società occidentali di fine millennio.

Tzvetan Tononov, attualmente direttore del CNRS francese, è uno degli intellettuali più rappresentativi della nostra epoca.

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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