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Storia della Prima Italia

di
Editore: Rusconi
Informazioni: premessa dell'autore, cartine storiche disegnate da Riccardo Orsolano, in sovraccoperta: Cavaliere lucano, pittura funeraria di Paestum, IV secolo a.C. Museo di Paestum. - pp. 256, XXXVI tavole f.t., nn. cartine b/n, Milano
Stampato: 1984-12-01
Codice: 500000003961

È ormai più che matura l'esigenza di una reinterpretazione della materia storica dell'Italia preromana in modo diverso dagl'indirizzi convenzionali non solo di fronte all'esclusivismo romanocentrico di tradizione niebuhriana, ma anche rispetto alla formula corrente di una storia oscillante tra i due “poli” dell'Italia e di Roma e intesa come rievocazione di un mondo italico fatalmente destinato ad unificarsi in mondo romano. Si pone, cioè, il problema di affrontare decisamente lo studio del mondo italico come tale, nel suo proprio quadro cronologico e nelle sue caratteristiche, riconoscendogli un'identità complessiva ed uno svolgimento parallelo a quello del mondo greco durante il corso del I millennio a.C., quale aspetto “regionale” della storia dell'antichità, prima del suo assorbimento - che è comune all'Italia e alla Grecia - nella sfera dell'affermazione universalistica di Roma. Si tratta cioè di considerare la progressione degli eventi dell'Italia preromana in una loro propria prospettiva, fondata sulla logica dei loro nessi spaziotemporali e sul loro particolare significato nel quadro del divenire del mondo antico: una prospettiva comunque diversa da quella della storia greca e della storia romana. È questo ovviamente il compito concettualmente più delicato dal quale può emergere - e crediamo possa emergere - un positivo, non illusorio disegno di «storia italica». Ed è questo l'impegno qui affrontato nel proporre l'individuazione di un processo evolutivo generale e conseguente, le cui tappe essenziali (origini, fioritura arcaica, età delle crisi, avvio all'unità) costituiscono la materia dei capitoli di trattazione storica del presente volume. La storia dei popoli dell'Italia preromana verrà progressivamente spegnendosi nei primi decenni del I secolo a.C. in una fosca luce di eventi luttuosi che segnano la condanna dei residui particolarismi nazionali, ma aprono la prospettiva di una convergenza e di un fecondo apporto delle diverse stirpi e tradizioni nell'unità dell'Italia romana, conciliando le antitesi nella sintesi.

Il concetto di Italia quale noi la intendiamo, come realtà politica, linguistica e culturale unitaria, e una creazione di Roma a partire dall'età di Giulio Cesare e di Augusto.
Prima di allora la penisola e i territori compresi entro l'arco alpino si suddividevano in zone abitate da popoli. diversi con proprie lingue e tradizioni e a notevoli dislivelli di progresso: un vero e proprio mosaico etnico-culturale di gruppi regionali, le cui vicende s'intersecavano fra loro e con aree esterne del Mediterraneo e dell'Europa continentale.
Tra questi si ricordano principalmente gli Etruschi, i Latini, i Sanniti, gli Umbri, gli Apuli, i Veneti, oltre ai Greci colonizzatori del Mezzogiorno e ai Galli calati da settentrione.
Una trama così complessa ha reso difficile finora superare il carattere analitico e frammentario delle indagini archeologiche, linguistiche, etnografiche, dedicate a singole popolazioni del mondo italico, le cui esperienze sono state considerate generalmente momenti preparatori della storia romana. Tanto più degna di attenzione appare la impostazione di questo libro, che tenta, per la prima volta nella letteratura scientifica moderna, una visione ricostruttiva unitaria dei fenomeni italici nella loro più autentica prospettiva, prescindendo da quello che sarà il loro esito finale nella civiltà universale di Roma. Si realizza così la vecchia aspirazione ad una «storia italica» pensata accanto alla storia greca e alla storia romana. Massimo Pallottino, il cui nome è legato a contributi di fondamentale importanza nel campo degli studi archeologici e storici con particolare riguardo all'etruscologia, è autore dell'opera che racconta, nei termini così indicati, il primo capitolo della storia d'Italia con i suoi splendori e con le sue crisi, dalle origini alla romanizzazione.
Non potrà sfuggire, tra l'altro, al lettore attento l'importanza che i caratteri propri di questa «prima Italia» rivestono per l'intera storia millenaria del nostro paese, nella quale vediamo intrecciarsi costantemente fino ad oggi due ragioni dialettiche legate alla sua stessa configurazione geografica: da un lato la vocazione unitaria; da un altro lato la tendenza ad un pluralismo regionale. Innegabilmente quest'ultima si concreta nella realtà storica più precocemente della prima, in quanto l'Italia dai molti popoli e dalle molte culture precedette nel tempo, come si diceva all'inizio, l'Italia unificata da Roma. Ma ciò che più sorprende è che quelle antichissime realtà etniche e culturali sopravvissero attraverso e oltre l'età romana nei nomi delle regioni che sono ancora in gran parte quelli dei popoli preromani, e forse anche nell'indole dei loro abitatori. In questo senso si può affermare che la moderna Italia regionale riscopre le sue radici.

Gli interessi di Massimo Pallottino, pur spaziando in tutto il campo dell'archeologia classica con qualche risvolto anche nelle antichità orientali, si sono concentrati fin dall'inizio sullo studio del mondo degli Etruschi e più generalmente dell'Italia prima della romanizzazione.
All'etruscologia egli ha dato il carattere di una disciplina unitaria e moderna, affrontandone le diverse prospettive: archeologica, artistica, storica, linguistica (Etruscologia, in una lunga serie di edizioni e di traduzioni dal 1942 al 1984).
Ha diretto numerosi scavi, in particolare a Veio e nel santuario etrusco di Pyrgi (Santa Severa), dove ha scoperto le famose lamine d'oro con iscrizione bilingue etrusca e fenicia.
Massimo Pallottino ha dedicato e dedica una parte notevole della sua attività alla promozione e alla organizzazione degli studi, alla cooperazione scientifica internazionale e alla tutela del patrimonio archeologico italiano ed europeo. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, membro dell'Istituto di Francia, è stato chiamato a far parte di molte altre istituzioni scientifiche italiane e straniere. Dottore honoris causa delle Università di Montpellier, di Lovanio e di Strasburgo, ha ricevuto il Premio Balzan 1982 e il Premio Erasmiano 1984.

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Premessa

I. PER UNA DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI «STORIA ITALICA»

Quale Italia?; Micali e il pensiero storico dell'Ottocento; Nuovi orientamenti: la dialettica Italia-Roma; Prospettive attuali; Come recuperare un'immagine storica unitaria del mondo italico.

II. LE ORIGINI

Impostazione del problema; Analisi degli elementi formativi: il quadro archeologico; Penetrazione e diffusione delle lingue indoeuropee; Le tradizioni eroiche e gli elementi per una storicizzazione dei fatti determinanti della tarda età del bronzo; Nascita dell'Italia storica.

III. L'ETÀ DELLA FIORITURA ARCAICA (VIII-V SECOLO A.C.)

La colonizzazione greca; L'espansione etrusca e il resto dell'Italia; Impulsi greco-orientali e sviluppo delle colonie greche e dei centri tirrenici; Conflitti per il controllo del Tirreno; Sviluppi istituzionali e rottura degli equilibri politici: la fase dei tiranni.

IV. L'ETÀ DELLA CRISI (V-IV SECOLO A.C.)

Quadro generale: aspetti e motivi della recessione nelle zone costiere greco-tirreniche; La diaspora italico-orientale; Altri movimenti di popolazioni dall'interno: Iapigi, Siculi, Galli; Sviluppi "periferici" e influenze "esterne": condizioni dell'Italia greco-tirrenica e politica di Siracusa e di Atene nel V secolo; Italia senza pace nel IV secolo.

V. CONTINUITÀ ITALICHE NELL'UNIFICAZIONE ROMANA

Due «storie» parallele; La pacificazione dell'Italia; Eredità tirrenica, italico-orientale, greca nella politica di Roma; L'Italia federata: il mondo italico fra il III e il I secolo a.C.; L'ultima affermazione di una coscienza italica di fronte a Roma: la guerra sociale; Epilogo: sopravvivenze e reviviscenze.

Quadro cronologico

Bibliografia

Indice delle illustrazioni

Indici analitici

I. Soggetti storici e geografici - II. Nomi degli autori: 1. Autori antichi - 2. Autori moderni.

Notizia

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Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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