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La Filosofia del Buddhismo Zen

di
Editore: Ubaldini Editore
Informazioni: prefazione dell'autore, traduzione di Patrizia Nicoli. - pp. 244, Roma
Stampato: 1984-03-01
Codice: 500000003448

Non è senza motivo che lo Zen tenda ad aborrire profondamente il filosofare e il parlare dell'esperienza zen in termini razionali. Infatti il mondo dello Zen è un mondo di silenzio, un mondo di esperienza straordinaria che sfida il pensiero e la parola. Ma il "silenzio" dello Zen e in realtà un silenzio denso di parole, che si esprime naturalmente - se non può fare a meno di esprimersi - nel linguaggio.

Lo Zen non ama essere associato alla filosofia nel senso ordinario della parola, giacché “filosofia” implica pensiero razionale e concettualizzazione. In questo senso, lo Zen non solo è nonfilosofico; più positivamente, è antifilosofico. Il suo mondo è infatti il mondo del silenzio, il mondo dell'esperienza straordinaria che sfida il pensiero e la descrizione linguistica, il mondo in cui tutte le parole sono in definitiva ridotte al Silenzio.
Il “silenzio” dello Zen è però un silenzio gravido di parole. Naturalmente lo Zen si esprime - non può fare a meno di esprimersi - con il linguaggio. Quindi il silenzio zen si trasforma in linguaggio, si " articola” al di fuori di se stesso ed entra nella dimensione delle parole. Quello che importa realmente, e il solo che conti agli occhi dello Zen, è il linguaggio considerato in questa luce, cioè quel tipo particolare di linguaggio che emerge direttamente dall'esperienza zen della realtà.
Tuttavia un tale linguaggio può essere benissimo sottoposto a un'analisi intellettuale ed elaborato in una particolare forma, o forme, di filosofia; una filosofia, beninteso, che deve esprimersi dal cuore stesso della consapevolezza zen. Ed è in questo senso che si può dire che lo Zen ha considerevoli potenzialità per la creazione di un pensiero filosofico.

Toshihiko Izutsu proviene dal mondo dello Zen, ma è anche un maestro in molte lingue, filosofie e sistemi di misticismo. I suoi libri trattano dell'Estremo Oriente, del pensiero islamico e di quello occidentale, e per anni Izutsu ha partecipato regolarmente alle “Conferenze di Eranos” con le sue conferenze sullo Zen, alcune delle quali compaiono come capitoli di questo libro. In una delle sue opere più importanti, Key Philosophical Concepts in Sufism and Taoism, ha paragonato il mistico sufi Ibn 'Arabī al saggio cinese Chuang Tzu. In effetti, tutti i suoi scritti tendono a quella che egli chiama “filosofia mondiale”, nella quale diverse trame di saggezza si intessono a formare un unico smagliante disegno.

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