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La Mia Prigionia tra i Cannibali 1553-1555

Titolo originale: Warhaftig Historia und beschreibung eyner Landtschafft der Wilden Nacketen Grimmigen Menschfresser-Leuthen in der Newenwelt America

di
Editore: Longanesi & C.
Informazioni: traduzione, note e cura di Amerigo Guadagninprefazione di Amerigo Guadagnin, collana: I Cento Viaggi - Collezione diretta da Franco Marenco Volume 8 - pp. 270, 58 ill. in b/n nel testo, Milano
Stampato: 1970-04-01
Codice: 500000006858

Hans Staden fu un soldato e marinaio tedesco che effettuò due viaggi nelle Americhe su navi spagnole e portoghesi. Durante il secondo viaggio fu catturato dal popolo brasiliano dei Tupi.Dopo il ritorno in Europa, avvenuto nel 1555, l'aiuto del dr. Johann Dryander di Marburgo permise a Staden di pubblicare un racconto della propria prigionia.

Tra tutti i racconti favolosi e talvolta terribili sulle prime esplorazioni dell'America, questo del tedesco Hans Straden costituisce una delle più antiche opere sul Brasile. È la prima vera "storia di indiani" vissuta dall'autore in prigionia tra sofferenze e continue angosce. Della vita di Hans Staden prima e dopo i suoi due viaggi in Brasile si sa poco: veniva da una famiglia di quelli che oggi chiameremmo piccoli borghesi dell'Assia, ma quanto egli fece e quanto gli capitò negli anni 1547-1548 e 1550-1554 tra gli aborigeni delle foreste tropicali lo innalzò a un destino singolare, quello di divenire appunto con le sue memorie, senza che lo immaginasse, un classico spesso ristampato, tradotto e ancor più spesso imitato oppure ripreso con libera immaginazione da una folta schiera di scrittori. Il suo testo, qui presentato dal dottor Guadagnin che ne ha curato traduzione, note e presentazione dall'edizione originale pubblicata a Marburg nel 1537, è semplice e disadorno, ma accompagnato sempre dall'inequivocabile tono della veridicità, mentre le silografiche che lo illustrano potrebbero da sole ispirare più di un romanzo. Ecco ad esempio Staden che durante il suo secondo soggiorno brasiliano presta servizio nel fortino di Bertioga sulla terraferma quale capoposto al soldo dei portoghesi che si dovevano difendere dalle continue incursioni dei tupinamba. Costoro lo catturano nei boschi, lo spogliano e lo imbarcano sulle loro canoe. Sbarcano al loro villaggio Ubatuba, nella baia di Mangaratiba e nell'odierno stato di Guanabara, viene prima percosso dalle donne e dai bambini, torturato e trascinato da capanna a capanna per invitare tutta la tribù a mangiarlo. La vita di questo prigioniero è sempre in pericolo sinché la stessa superstizione degli indiani viene in suo aiuto. Dopo qualche tempo, i tupinamba lo "regalano" a un capotribù della zona di Rio de Janeiro e il comandante di una nave francese riesce a liberarlo. Nel 1555 Staden sbarca in Normandia e il suo ritorno in Europa è illustrato da una nave a gonfie vele illuminata dal sole benigno. Chi ha letto La conquista del Messico di Bernarl Diaz del Castillo ritroverà in questo nuovo volume dei Cento Viaggi le stesse preziose informazioni accompagnate dalla medesima emozione di lettura offerta da storie originali, essenziali per comprendere profondamente la nostra civiltà.

Il volume non è disponibile

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

Segnaposto: Hans-Staden,

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