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La Valletta dell'Eremo

Tutto il mondo poetico di Dürrenmatt in un lungo racconto autobiografico tradotto in italiano per la prima volta.

di
Editore: Edizioni Casagrande
Prezzo: € 18,00

Informazioni: cura e traduzione di Donata Berra, titolo originale: Vallon de l'Ermitage. - pp. 96, 1 figura b/n, Bellinzona
Stampato: 2002-04-01
Codice: 978887713361

Tra il 1980 e il 1983, quando scrisse queste pagine, Friedrich Dürrenmatt abitava già da qualche decennio nella Valletta dell'Eremo (Vallon de l'Ermitage) nei pressi di Neuchatel. Che cosa significa per uno scrittore scegliere una vita di periferia, di sottrazione e di isolamento? Fino a che punto il paesaggio può cambiare la sua vita e la sua immaginazione?
Con toni confidenziali e ironici, Dürrenmatt rievoca i momenti cruciali del suo rapporto con una terra che, pur essendo a pochi chilometri dai suoi luoghi d'origine, si presenta inizialmente lontana ed estranea. Passando in rassegna immagini, personaggi, voci ed emozioni del passato, come in una sorta di diario dell'anima, lo scrittore racconta il difficile tentativo di familiarizzare con la cittadina svizzero-francese e con il suo clima «umanamente gelido». Una relazione ambigua, tra disponibilità, diffidenza e autodifesa, che poco a poco si fa sentimentale e affettuosa.
Le passeggiate per i boschi chiacchierando con i cani in dialetto bernese; la visita dello scrittore Ludwig Hohl e le sue comiche follie; i primi incontri con Yvonne, cerimoniera dell'alta società locale; l'esilarante racconto dell'ultima notte al caffè «Strauss»; i tragicomici contrasti con un vicino notaio; la costituzione di un comitato ecologico «anti-camino»; la cronaca puntuale e autoironica di un attacco di cuore e di una diagnosi errata.
Il testo, che segue l'intreccio volubile e caotico del ricordo e della fantasia, è anche l'esempio di come funziona, per strappi e accensioni, la memoria di un grande scrittore.

Friedrich Dürrenmatt, nato a Konolfingen nel 1921 e morto a Neuchâtel nel 1990, è uno dei più grandi drammaturghi e prosatori di lingua tedesca del Novecento. Esordisce nel 1947 con la pièce Sta scritto e raggiunge il successo internazionale nel 1956 con La visita della vecchia signora, ancora oggi rappresentata in tutti i teatri del mondo insieme ad altri suoi «classici» come Romolo il grande (1949), I matrimonio del signor Mississippi (1952) e I fisici (1962). I primi racconti risalgono agli inizi degli anni Quaranta, mentre nel decennio successivo scrive i suoi famosi gialli Il giudice e il suo boia (1952), Il sospetto (1953) e La promessa (1958). In questo filone della geniale parodia del genere poliziesco si inseriscono più tardi i romanzi Giustizia (1985) e Il pensionato (uscito postumo nel 1995). Si ricordano inoltre La morte della Pizia (1976), L'incarico (1986), La valle del caos (1989) e L'autobiografia intellettuale Eclissi di luna (1981).

Il volume è disponibile in copia unica

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