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Pulcinella - Il Mito e la Storia

di
Editore: Leonardo Editore
Informazioni: prima edizione, in copertina: Pulcinella fa il gioco dei confetti sec. XVIII G. Grevembroch. - pp. 1026, ill. a colori e in b/n, Milano
Stampato: 1992-04-01
Codice: 978883550213

...Io, Don Polecenella Cetrulo, nato a la Cerra ntra li ciuccie, e cresciuto e pasciuto e Nnapoli ntra li sartmbanche, sempe malato de mente, e sempre sano de cuorpo...

Diavolo e gallinaccio, maschera al tempo stesso dello sciocco buffone e del furbo per fame, emblema dell'irriverenza verso ogni istituzione, candidamente osceno e ambiguamente ermafrodito, Pulcinella attraversa quattro secoli del teatro e della tradizione artistica non soltanto italiani, producendo uno smisurato corpus di rappresentazioni. Comparso nel Seicento sulle scene della Commedia dell'Arte, trasformato nel Settecento in protagonista di opere buffe e spesso comprimario e contraltare del grande seduttore Don Giovanni, da Goethe in poi il nasuto e sboccato personaggio dal bianco camicione fu eletto, nel bene e nel male, a specchio tipico del carattere di Napoli e dei napoletani. Questo equivoco fra la realtà di un popolo e le possibili proiezioni dei suoi desideri si accompagnava alla contraddittoria tesi di un Pulcinella erede direttissimo delle antiche figure della farsa latina e preromana. Unendo una visione antropologica all'occhio esperto dello specialista di storia del teatro e delle tradizioni popolari, Domenico Scafoglio e Luigi M. Lombardi Satriani smontano in tutte le sue componenti la figura del Cetrulo di Acerra, ne individuano la nascita, analizzano i tratti del suo costume e i segni della sua presenza scenica, seguono passo passo la sua evoluzione attraverso gli autori delle pulcinellate e gli interpreti che dettero corpo e vita al personaggio, dal comico dell'Arte Silvio Fiorillo alle pulcinellate ridicolose dei letterati romani del primo Seicento, dalla dinastia dei Cammarano a quella dei Petito, dalla riforma del barone Zezza a quella di Pasquale Altavilla, fino alla novecentesca resurrezione e morte di Pulcinella con Raffaele Viviani e poi con Eduardo De Filippo. È una lettura nuova della storia e dei significati di una maschera dotata di una vertiginosa arte della parola che, con l'uso del nonsenso, del discorso alla rovescia e del funambolismo verbale, ribalta tutti i codici della norma linguistica e conferisce al servo un ruolo da indiscusso padrone della lingua.

DOMENICO SCAFOGLIO è professore ordinario di Antropologia culturale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno. Precedentemente ha insegnato e tenuto lezioni in varie università in Italia e in Francia. È autore di 34 volumi e una novantina di saggi brevi pubblicati su riviste italiane e straniere. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:  L’altalena (1994), Il gioco del lotto a Napoli (1995) e Lazzari e giacobini (1999). Ha fondato e dirige ll Laboratorio Antropologico per la Comunicazione Interculturale e Il Turismo del Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Salerno. Ha inoltre ideato e diretto corsi di perfezionamento post-lauream. Dirige la collana Il Minotauro della casa editrice Avagliano ed è presidente della associazione La Rete. Per Ilisso si è occupato della prefazione del volume Persone di Calabria (2006).

Luigi M. Lombardi Satriani, nato nel 1936 a San Costantino di Briatico (Vibo Valentia), Luigi Maria Lombardi Satriani è stato professore ordinario di discipline antropologiche all’Università La Sapienza di Roma e attualmente è Ordinario nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha insegnato presso gli atenei di Messina, di Napoli, della Calabria, di Austin (Texas), di San Paolo (Brasile) e ha tenuto seminari e cicli di conferenze in diverse università italiane e straniere. È stato Senatore della Repubblica nella XIII Legislatura (dal 1996 al 2001) e ha preso parte alla Commissione Cultura Senato e alla Commissione Bicamerale contro l’organizzazione mafiosa e altre realtà criminali. È Presidente onorario dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-antropologiche (Aisea). Tra le opere principali, molte della quali tradotte in altri paesi, ricordiamo: Folklore e profitto (Guaraldi, 1973); Antropologia culturale e analisi della cultura subalterna (Rizzoli, 1974), Il silenzio, la memoria e lo sguardo (Sellerio, 1979); Il ponte di San Giacomo (Sellerio, 1989) e Un villaggio nella memoria (Gangemi, 1987) entrambi in collaborazione con Mariano Meligrana. Collabora a diverse riviste scientifiche e a quotidiani di diffusione nazionale. Numerosi studiosi, titolari di Cattedre di discipline etnoantropologiche in diverse Università italiane, condividono la prospettiva scientifica di Lombardi Satriani, che perciò viene considerato anche a livello internazionale uno dei più illustri esponenti dell’antropologia italiana.

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