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La Regina Nuda - Delazioni e Congiure nella Roma dell'Ultimo Papa Re

di
Editore: Il Saggiatore
Prezzo: € 29,00

Informazioni: in copertina: da una fotografia di J.E. Lecadre, Senza titolo (1871 ca.). - pp. 160, numerose tavole a colori fuori testo, Milano
Stampato: 2006-01-01
Codice: 978884281166

“Costanza Vaccari Diotallevi aveva la bellezza ombrosa di molte giovani donne romane di quegli anni, come risulta da una fotografia che si trova fra le carte del processo Fausti-Venanzi e che viene qui pubblicata per la prima volta. I pochi che avevano in passato sfogliato i fascicoli non avevano purtroppo avuto l'interesse o la pazienza di riconoscere in quest'immagine Costanza. Ciò ha alimentato l'ipotesi di una certa somiglianza tra l'impunita e l'ex regina Maria Sofia .”

Nel 1862 corse voce a Roma che qualcuno avesse fatto pervenire a papa Pio IX e ad alcuni personaggi del potere e della diplomazia internazionale una serie di fotografie oscene. Ritraevano Maria Sofia di Wittelsbach, ex regina di Napoli e sorella dell'imperatrice Sissi, da un anno esule col marito Francesco II nella capitale pontificia; la diceria veniva dalle carceri di via Giulia in cui era rinchiusa tale Costanza Vaccari, maritata a un ex tenente dell'esercito papalino, anch'egli in prigione. Maria Sofia era giovane, bellissima e anticonformista, dichiaratamente anticlericale e soprattutto molto propensa a farsi fotografare. La sua presenza imbarazzava non poco i tradizionalisti della corte papale: Ma l'ex sovrana non era l'unico bersaglio di queste dicerie: le voci erano una piccola parte di una grande impostura, una delle più gravi mai consumate nelle stanze di polizia e nei tribunali dell'Ottocento. Un'impostura quasi perfetta nel disegno quanto terribile nei risultati.
Perché dalle carceri Costanza Vaccari testimoniava, firmava dichiarazioni di ogni tipo, su promessa di un adeguato compenso e, naturalmente, della libertà. Le sue “rivelazioni” nelle mani dello spregiudicato ministro delle Armi, il sacerdote e conte belga Xavier De Merode, dovevano servire per colpire i nemici politici, come i liberali filopiemontesi. O come il Segretario di Stato Giacomo Antonelli, il quale diversamente da lui pensava che la via diplomatica fosse l'unico modo per salvare il regno del papa re.
Nei fatti, le immagini oscene di Maria Sofia di cui raccontava “l'impunita” Costanza Vaccari non sono mai esistite. Che siano state lungamente e inutilmente cercate - e che ancora qualcuno le cerchi - è segno del successo di una congiura che ebbe drammatiche ripercussioni politiche, che vide cadere personaggi noti e vittime meno illustri. Congiura che la Storia conobbe grazie al presunto contenuto erotico di alcune fotografie che accesero la fantasia di un vasto pubblico nel corso di due secoli.
Nelle pagine di La regina nuda Diego Mormorio riporta in vita una Roma stendhaliana alla vigilia di un cambiamento epocale, una metropoli abitata da popolani, nobili, patrioti, impostori, e attraverso una rigorosa indagine documentale corredata da fotografie inedite fa giustizia di un clamoroso falso storico.

Diego Mormorio è saggista e storico della fotografia. Tra i suoi libri: Gli scrittori e la fotografia (Editori Riuniti, 1988), Un'altra lontananza (Sellerio, 1996), Tazio Secchiaroli. Dalla Dolce Vita ai miti del set (Motta, 1998), Vestiti. Lo stile degli italiani in un secolo di fotografie (Laterza, 1999), Paesaggi italiani dell'800 (Motta, 2000) e La lunga vacanza del barone Gloeden (Peliti, 2002). Ha diretto la collana in venti volumi “Storia fotografica della società italiana” pubblicata da Editori Riuniti.

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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