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Anni Rubati

Titolo originale: Stolen Years

di
Editore: Baldini&Castoldi
Informazioni: prefazione di Walter Veltroni, traduzione dall'inglese di Roberto Buffagni, traduzione dell'epilogo di Dario Fonti, collana: I Saggi n° 46. - pp. 320, Milano
Stampato: 1995-09-01
Codice: 978888598798

Come si sente un ragazzo di vent'anni condannato all'ergastolo per un crimine che non ha commesso, separato dalla famiglia e dagli amici, senza la speranza di tornare mai più in libertà? Paul Hill l'ha provato sulla sua pelle. Il 28 novembre 1974, a Southampton, viene arrestato dalla polizia inglese insieme ad alcuni amici, tutti irlandesi. È accusato di una serie di attentati: tra i più sanguinosi quelli ai pub "Horse and Groom" e "Seven Stars" di Guildford, che hanno provocato cinque morti e decine di feriti. È la mattina di giovedì. La sera di venerdì Paul ha già ammesso otto omicidi e altre azioni terroristiche. La confessione - che gli è stata estorta dopo ore e ore di torture psicologiche e d'altro genere - è falsa. Ma la polizia di Sua Maestà ha bisogno di un capro espiatorio: e la macchina della giustizia, una volta avviata, è inarrestabile. I giudici non tengono conto né delle prove che scagionerebbero Paul, né - assurdamente - della confessione degli autori degli attentati. Tornare indietro, ormai, sembra impossibile.
La principale colpa di Paul è quella di essere nato nei Docks di Belfast, nel 1954: di appartenere cioè a quella minoranza cattolica dell'Ulster che non si è mai riconosciuta nello Stato britannico. Per quanto mai impegnato politicamente, Hill assiste, da ragazzo, alla ripresa della guerra civile che oppone cattolici e protestanti: un conflitto crudele e cruento che solo in questi ultimi tempi sembra aprirsi a un tentativo di pacificazione, grazie alla trattativa diretta tra il governo di Londra e i leader dell'IRA. È proprio per sfuggire alla violenza che Hill, come molti suoi connazionali, lascia l'Irlanda alla ricerca di lavoro: senza immaginare che dell'Inghilterra conoscerà quasi solo le carceri.
Saranno necessari più di quindici anni - trascorsi nelle prigioni di massima sicurezza, in condizioni di vita disumane - e infiniti ricorsi in appello perchè la sentenza della Corte britannica venga annullata.
Solo nell'autunno del 1989 per Hill si aprono le porte della prigione, e la possibilità di ricominciare una vita tragicamente spezzata.
Emerge in questo libro la voce caparbia, commossa, talvolta ironica, di un uomo che riesce, nonostante le sbarre e la condanna all'ergastolo, a far crescere dentro di sè, giorno dopo giorno, pensieri di libertà e di passione civile. Le tribolazioni di quegli "anni rubati", l'arroganza degli investigatori e dei giudici, la solidarietà dei pochi generosi che si battono per dimostrare la sua innocenza e quella dei suoi amici, sono al centro di una narrazione tesa, profonda, pervasa da un rigorosa senso della giustizia. Tanto più preziosa quanto più lungamente negata e tacitata.
La storia dei "Quattro di Guildford" - vista dalla prospettiva di Gerry Condon, amico e compagno di sventura di Paul - è stata raccontata di recente nel film Nel nome del padre (In the Name of the Father) di Jim Sheridan, con Daniel Day-Lewis.

..."Liquidata Carole, il giudice passò a Gerry, al quale comminò l'ergastolo, con la raccomandazione che scontasse un minimo di trent'anni. Poi diede l'ergastolo a Paddy, con la raccomandazione di un minimo di trentacinque anni. Ascoltando le sentenze di Gerry e Paddy diedi per scontato che il giudice andasse in progressione, e che sarei stato condannato all'ergastolo, con la raccomandazione che scontassi almeno quarant'anni. Ma la progressione del giudice impazzò. Disse che nel mio caso ergastolo doveva significare ergastolo. Dovevo restare in prigione per tutta la vita, a meno che non mi si volesse concedere la grazia in considerazione dell'estrema vecchiaia o di una grave malattia. Allora non me ne resi conto, ma avevo appena ricevuto la più pesante condanna al carcere di tutta la storia giudiziaria inglese"...

Paul Hill è nato nei Docks, uno dei quartieri più popolari di Belfast, il 13 agosto 1954. È stato arrestato in Inghilterra nel 1974, accusato di gravissimi attentati rivendicati dall'IRA. Condannato all'ergastolo, è stato liberato nel 1989, dopo che la sua innocenza è stata ampiamente provata.

Ronan Bennett, nato a Belfast, ha conseguito il dottorato di ricerca in storia legale presso l'Università di Londra. È autore di due romanzi: The Second Prison (La seconda prigione, Gamberetti Editrice, 1994) e Overthrown by Strangers. Collabora a "The Guardian", "The Observer", "The London Review of Books", "Die Woche" e "Il Manifesto". La sua sceneggiatura per la BBC Fire and Rain è stata tradotta su "Linea d'Ombra".

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Prefazione
I protagonisti

  1. "Questa disgraziata vicenda"
  2. Uno dei nostri
  3. Le fotografie che ho in testa
  4. Un ricordo della repressione
  5. Inghilterra agosto-novembre 1974
  6. "Accompagnato in cella"
  7. "Uno in arrivo"
  8. "Mai stato cosi facile"
  9. Il processo
  10. "Che marciscano all'inferno"
  11. L'ultima tappa
  12. Appello
  13. Un cittadino del carcere
  14. Sedizione
  15. Cambiamenti
  16. Di nuovo fra la mia gente
  17. Anni rubati

Epilogo di Ronan Bennett

Cronologia

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