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Intellettuali e Librai nella Milano della Restaurazione

di
Editore: Giulio Einaudi Editore
Prezzo: € 35,00

Informazioni: prima edizione, premessa dell'autore. - pp. VIII-436, 16 tavole b/n f.t., Torino
Stampato: 1980-06-14
Codice: 500000005475

Nella Milano del primo Ottocento, fra l'età napoleonica e la vigilia del '48, si assiste a un «miracolo»: una straordinaria fioritura del mercato librario. Editori pieni di iniziativa venuti dalla gavetta tipografica, letterati affluiti da ogni angolo della provincia italiana, commessi, librai, banchettisti e venditori ambulanti di almanacchi, stampatori illetterati e letterati imprenditori, fra torchio e bottega, tra audacie pubblicitarie e piratesca concorrenza, nonostante i rigori censori e polizieschi del governo austriaco, partecipano alla crescita di un'industria editoriale moderna in quella che si propone in quei tempi come la nuova capitale culturale del paese. Questo mondo è il protagonista del libro di Marino Berengo. Un mondo esplorato nelle sue basi economiche e sociali, indagato nei suoi risvolti culturali e politici, per svelare pagine di storia molto spesso inedite, ricche di avvenimenti, dense di problemi, popolate da una folla di straordinari personaggi: da Giulio Ferrario editore del «Conciliatore», dell'Adelchi, dei Promessi sposi, di Ettore Fieramosca, a Giovanni Silvestri, inventore di collezioni come la «Biblioteca scelta», la «Biblioteca amena», la «Biblioteca portatile»; ecco Niccolò Tommaseo lamentarsi per i «quattro magri luigi» incassati da Francesco Sonzogno, che tuttavia rappresentano uno dei primi, rari e ambiti contratti editoriali, mentre Alessandro Manzoni progetta un'edizione illustrata del suo capolavoro per salvaguardarsi dalle ristampe abusive, e dunque «punto primo, non iscapitarci, punto secondo farci guadagno». La vasta documentazione raccolta da Berengo compone un quadro d'epoca e d'ambiente in cui l'organizzazione imprenditoriale e di mercato, la produzione libraria e giornalistica, le novità giuridiche come il diritto d'autore, o le prime forme di lavoro e di consulenza editoriali, mettono in luce la storia di una generazione di intellettuali non conformisti: lontani dal tempo delle corti e dei mecenati, esclusi esplicitamente dagli uffici governativi, malvisti e inquisiti dalla burocrazia austriacante, colpiti dalle leggi censorie della Restaurazione, essi crearono, nell'Italia del primo Risorgimento, un mestiere nuovo, quello dell'intellettuale di professione, e come tali svolsero un ruolo di tenace opposizione, esprimendo, come scrive Berengo, «il più netto rifiuto che sia stato proferito dagli intellettuali italiani dinanzi al potere politico».

Marino Berengo, nato a Venezia nel 1928, é stato archivista di Stato a Venezia e, a partite dal 1963, ha insegnato all'Università di Milano, Ora insegna storia moderna all'Università di Venezia. Fra i suoi numerosi studi ricordiamo: La società veneta alla fine del Settecento (Firenze 1956), L'agricoltura veneta dalla caduta della repubblica all'Unita (Milano 1963) e, presso Einaudi, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinquecento (1965) e l'edizione del Ricordo d'agricoltura di Camillo Tarello (1975).

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Premessa di Marino Berengo
Abbreviazioni

I. Le premesse napoleoniche

  • Milano nuova capitale culturale italiana
  • La Società dei classici italiani
  • Un aspetto della politica culturale napoleonica: le sovvenzioni editoriali

II. Gli imprenditori

  • L'incerta figura dell'editore
  • Le norme legislative sulla professione libraria e le patenti
  • I librai milanesi
  • I commessi e gli «istitori»
  • I banchettisti

III. L'organizzazione del mercato

  • I capitali d'impresa
  • Associazioni
  • Sconti e scambi
  • Pubblicità e cataloghi
  • Antiquariato e novità nella bottega del libraio
  • La concorrenza tra editori
  • Il contrabbando

IV. La produzione libraria

  • La produzione libraria
  • La «Biblioteca scelta» di Silvestri
  • Le altre collezioni
  • I libri ascetici e religiosi
  • Strenne e almanacchi
  • I libri scolastici
  • Libretti d'opera e libri stranieri

V. I giornali

  • La proprietà
  • I giornali milanesi
  • La catena degli «Annali»
  • Il periodico personale e il giornalismo professionale
  • Il periodico come impresa e i suoi problemi organizzativi

VI. Il diritto d'autore

  • L'età napoleonica
  • La Restaurazione e l'isolamento del Mezzogiorno
  • Le ristampe
  • La Convenzione del 1840 e l'Emporio librario di Livorno

VII. Il letterato di fronte al mercato

  • Il letterato editore
  • Compensi e contratti
  • La collaborazione ai periodici
  • Il letterato e le traduzioni
  • La collaborazione ai testi scolastici
  • Il letterato consulente e redattore
  • La professione di letterato

Indice analitico

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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