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Apollo 13 – La Vera Storia di un Appuntamento Mancato

Apollo 13 – La Vera Storia di un Appuntamento Mancato

Autore/i: Kluger Jeffrey; Lovell Jim

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prologo degli autori, traduzione di Luigi Schenoni.

pp. 448, nn. fotografie b/n f.t., Milano

«Sotto i loro occhi scorreva un panorama devastato, torturato, mai sfiorato dall’occhio umano. In ogni direzione si allargava una distesa infinita, brutta ma affascinante, di migliaia di crateri, buche e coppe che risalivano a milioni di millenni prima. […]
Lovell tornò a scrutare fuori della sua finestrella e all’improvviso lo vide: nell’angolo superiore sinistro cominciò ad apparire una gigantesca massa argentea si muoveva in silenzio e dolcemente, simile a una grande nave da guerra. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma non riuscì a pronunciare neanche una parola. Il modulo di servizio si spostò proprio davanti al finestrino, riempiendolo completamente; arretrando un poco cominciò a ruotare mostrando uno dei pannelli che ne costituivano il fianco ricurvo. Continuando ad allontanarsi si girò ancora, rivelando altro pannello. Poi, dopo un attimo, Lovell vide qualcosa che gli fece sgranare gli occhi. Mentre coglieva un raggio di sole particolarmente luminoso, il gigantesco cilindro d’argento ruotò trovava il pannello numero quattro… o dove avrebbe dovuto trovarsi. Al suo posto c’era uno squarcio, un’apertura frastagliata. Sembrava che il portello fosse sparito del tutto, staccato dall’astronave da un’esplosione.»

Il resoconto, vivace e tesissimo, di una catastrofe e dell’incredibile eroismo di tre uomini coraggiosi: la storia del fallimento della missione Apollo 13, finita in un fortunoso ammaraggio, ora raccontata per la prima volta dalla diretta voce del comandante dell’impresa. Nel lontano aprile 1970 la NASA affida al capitano della Marina Jim Lovell, insieme con altri due esperti, la quinta missione sulla Luna. Ma dopo sole cinquantacinque ore dal lancio, una misteriosa, violentissima esplosione scuote l’astronave e poco dopo la riserva di ossigeno e di corrente elettrica comincia a esaurirsi. L’abitacolo si oscura e l’aria inizia a rarefarsi pericolosamente, mentre a uno a uno gli strumenti si spengono. Cosi la spedizione, attesa e preparata con tanta cura e tanta ansia, si trasforma in un’esperienza traumatica, in un viaggio agghiacciante verso l’ignoto. Pochi minuti dopo l’incidente, gli astronauti sono costretti ad abbandonare il veicolo madre e a riparare in una minuscola navicella progettata per tenere in vita due soli uomini, e per un massimo di due giorni; ma la Terra è a quattro giorni di distanza… Mentre le ore trascorrono lentamente, terribili e uguali, la narrazione, spigliata e avvincente, si sposta continuamente dalla navetta danneggiata al comando delle operazioni, dai tecnici che cercano disperatamente le soluzioni dei problemi, in un estremo sforzo per salvare la squadra, ai parenti in angosciosa attesa di notizie. Un racconto a un tempo dettagliato e appassionante, capace di tenere il lettore con il flato sospeso concedendo ampio spazio alle emozioni e ai sentimenti. Best-seller n. 1 negli Stati Uniti, una testimonianza sconvolgente, che ha ispirato l’omonimo film diretto da Ron Howard e interpretato da Tom Hanks, e insieme un’esaltante celebrazione dell’esplorazione dello spazio.

Jim Lovell è entrato nella NASA nel 1962 e ha partecipato a quattro missioni spaziali prima di dare le dimissioni nel 1973. Assieme ai suoi compagni è stato nominato Uomo dell’Anno dalla rivista Time. Attualmente vive con la moglie nel Texas.

Jeffrey Kluger è collaboratore e titolare di una rubrica della rivista Discover e insegna nel programma di giornalismo per laureati all’Università di New York. I suoi articoli sono apparsi su numerose riviste.

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