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Come Sognavano gli Antichi - Sogni della Mesopotamia e dei Popoli Vicini

di
Editore: Rusconi
Prezzo: € 18,00

Informazioni: premessa e introduzione dell'autore, in sovracoperta: «Orante» statuetta, Eshnunna. - pp. 304, Milano
Stampato: 1996-09-01
Codice: 978881880001

Qualcuno ha mai sognato di mangiare cetrioli? Stia attento: un manuale di sogni assiro rivela che troverà noie sulla sua strada. Meglio sognare di fare il bagno, così avrà l'assoluzione di tutti i mali, secondo il suggerimento di un papiro egiziano. Le "smorfie" degli antichi riportano talvolta concetti che non riusciamo più a capire, talaltra accostamenti tuttora comprensibili: il cetriolo non si può paragonare alle noie, a meno che non pensiamo alla difficoltà di digerirlo, mentre l'assoluzione dei mali con l'acqua può ricordare il nostro battesimo.

Nel mondo antico sognare era uno dei tanti modi per tentare di conoscere il volere delle divinità e la storia futura: proprio come studiare l'eterno ruotare degli astri, esaminare il volo degli uccelli, scrutare le viscere di una vittima, Gli Assiri hanno addirittura tramandato un manuale di interpretazione, qui presentato tradotto per la prima volta in italiano, che reca iscritti gli oggetti dei sogni e le loro corrispondenze, sotto forma di ipotesi; proviene dalla famosa biblioteca di re Assurbanipal, che volle raccogliere a Ninive i testi fondamentali della letteratura mesopotamica. Ed anche altri popoli, come gli Egiziani e gli Ebrei, si erano cimentati in qualche "smorfia" ante litteram. Ma i testi non si limitano ai manuali di oniromanzia: nei poemetti, nelle lettere, nelle iscrizioni reali troviamo citati sogni di ogni tipo, qui divisi in tipologie differenti: le apparizioni in cui un personaggio dà precise disposizioni, quelle in cui un altro personaggio predice il futuro, altre in cui il futuro deve essere invece scoperto, attraverso difficili interpretazioni. Quest'opera distingue con dovizia di particolari ed acume filologico tali varie categorie; ne scaturisce un mondo che si agita nel sottofondo: interpreti, sovrani, divinità ed eroi, protagonisti della storia e della letteratura. In primo piano sono gli esempi provenienti dalla Mesopotamia, comprensivi delle testimonianze sumere ed assiro-babilonesi. Ad essi ne sono accostati altri, scelti dalla letteratura di vari popoli del passato: Ittiti, Egizi, Ugaritici, Ebrei, fino ad alcuni casi tratti dal mondo greco più antico. Se ne potranno osservare, di conseguenza, le affinità, ma anche le profonde differenze, a rimarcare i caratteri peculiari che li hanno contraddistinti.

Claudio Saporetti, nato a Fidenza, si è laureato all'Università Cattolica di Milano e al Pontificio Istituto Biblico di Roma con tesi in Assiriologia. Già Dirigente di Ricerca al Consiglio Nazionale delle Ricerche, insegna Assiriologia all'Università di Pisa. Epigrafista del Centro Scavi di Torino, con cui ha partecipato a varie missioni in Iraq, dirige i periodici «Assur», «Geo-Archeologia» e «Analisi elettronica del Cuneiforme». Tra le sue pubblicazioni sul Vicino Oriente Antico e di natura non esclusivamente scientifica: Il diluvio (Palermo 1982), Le leggi della Mesopotamia (Firenze 1984), La storia del siciliano Peppe e del poveruomo babilonese (Palermo 1985), Elementare accadico (Palermo 1987), La Terra tra i due fiumi (Torino 1989), Arad mitanguranni. Dialogo fra schiavo e padrone nell'antica Mesopotamia (Pisa 1990), Etana (Palermo 1990), Abolire le nascite. Il problema nella Mesopotamia antica (Roma 1993), Nergal ed Ereshkigal. Una storia d'amore e di morte (Pisa 1995).

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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