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Il Rifiuto di Vivere - Anatomia del Suicidio

di
Editore: Editori Riuniti
Informazioni: presentazione alla nuova edizione di Paolo Crepet, introduzione degli autori, collana: Primo Piano. - pp. 198, 5 tabelle in b/n, Roma
Stampato: 1998-10-01
Codice: 978883594347

Negli ultimi anni il numero dei suicidi è aumentato sia nei paesi europei che in Italia, con tassi di crescita inquietanti soprattutto tra i giovani. Il fenomeno, che un tempo sembrava riguardare prevalentemente i paesi scandinavi o mitteleuropei, si sta diffondendo anche tra culture e genti considerate finora relativamente immuni. Uccidersi, o tentare di farlo, è espressione di una malattia della mente, di uno stato depressivo individuale, oppure è una scelta razionale di fronte a condizioni di vita disperate? Come è possibile prevenire il suicidio?
Questo volume, profondamente aggiornato e rivisto a nove anni dalla sua prima edizione, prende in esame un fenomeno tragico nei suoi vari aspetti, in Italia e all'estero: il suicidio (e il tentato suicidio) tra i giovani e gli anziani; l'importanza e l'influenza dell'informazione; le questioni connesse con il lavoro e la sua mancanza; il suicidio nella realtà  di vita "confinata" (ospedali, prigioni, caserme); l'influenza dei fattori genetici, biologici, psicodinamici; le possibili strategie preventive.

Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, è docente di psicopatologia dell'adolescenza presso l'Università  di Napoli e di culture e linguaggi giovanili presso l'Università  di Siena. Tra i suoi libri ricordiamo Le malattie della disoccupazione (1990), Le dimensioni del vuoto. I giovani e il suicidio (1993), Cuori violenti. Viaggio nella criminalità  giovanile (1995), Solitudini. Memoria di assenze (1997) e, con Giancarlo De Cataldo, I giorni dell'ira. Storie di matricidi (1998)

Francesco Florenzano, psicologo e gerontologo, è stato consulente del ministero di Grazia e Giustizia per un programma di prevenzione del suicidio nelle carceri italiane. Dirige l'Università  popolare di Roma. Tra le sue opere: Disagio sociale ed emarginazione (1986), Scenari per una nuova educazione permanente (1996).

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Presentazione alla nuova edizione

Introduzione

I. Il suicidio in Italia dall'Ottocento a oggi

  • Dall'unità  d'Italia alla seconda guerra mondiale
  • Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri
  • Aspetti particolari dell'andamento del suicidio in Italia

II. Geografia ed etnologia della disperazione. Il suicidio nel contesto internazionale

  • Le difficoltà  metodologiche
  • La dimensione internazionale del fenomeno
  • Le differenze nella diffusione del suicidio nei diversi paesi: ipotesi interpretative

III. La paura di vivere. Il suicidio nell'adolescenza

  • Isabella
  • Le dimensioni internazionali del fenomeno
  • Rapporto fra suicidio e tentato suicidio
  • Fattori che influenzano il suicidio ed il tentato suicidio tra i giovani
  • Il suicidio fra gli studenti
  • Fattori predisponenti e fattori precipitanti
  • Perchè il suicidio è in aumento fra i giovani?

IV. Suicidio e comunicazione di massa. Il fenomeno dell'imitazione

  • L'imitazione
  • Si può parlare di un rapporto causa-effetto?
  • Si può fare informazione sul suicidio senza indurlo?

V. Suicidio, occupazione e disoccupazione

  • Edoardo
  • Condizioni sociali, lavoro e miseria
  • Le condizioni non lavorative
  • Suicidio, tentato suicidio e disoccupazione
  • Disoccupazione e suicidio in Italia

VI. L'angoscia di sopravvivere. Anziani e suicidio

  • Marco
  • La vecchiaia negata
  • Fattori predisponenti e fattori precipitanti

VII. La seduzione della libertà. Suicidio e controllo sociale

  • Il suicidio in carcere
  • Il suicidio nelle caserme

VIII. Suicidio e malattie mentali

  • L'ambiguità  del concetto clinico di suicidio
  • Genetica del suicidio: ipotesi, suggestioni e limiti
  • Verso una psicobiologia del suicidio?
  • Carla
  • Suicidio e malattie mentali
  • Il suicidio tra gli alcolisti
  • Ricerca psicobiologica e suicidio: alcune considerazioni etiche

IX. Prevenzione del rischio suicidario

  • Problemi metodologici che ostacolano l'efficacia della prevenzione del rischio suicidario
  • Caratteristiche generali della popolazione a rischio suicidario
  • Suicidio e malattie organiche
  • Alcune caratteristiche distintive dei sottogruppi ad "alto rischio suicidario"
  • Il ruolo della scuola, delle associazioni assistenziali e dei medici di base
  • Quale prevenzione?
  • Il contributo dell'Organizzazione mondiale della sanità
  • Le conseguenze del suicidio

Appendice
Bibliografia

Il volume non è disponibile

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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