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Iliade

Edizione a cura di Donatella Lippi, Docente di Storia della Medicina presso l'Università degli Studi di Firenze.

di
Editore: Mattioli 1885
Prezzo: € 22,00

Informazioni: note storico-mediche, presentazione, introduzione e commento al testo di Donatella Lippi, traduzione di Vincenzo Monti. - pp. 348, nn. illustrazioni b/n, Fidenza (Parma)
Stampato: 2013-07-01
Codice: 978886261310

Classicamente l'Iliade è considerato il poema della virtù: guerriera per eccellenza, e lira è il suo tema dominante come ben si evince dalle diverse possibili traduzioni del proemio che abbiamo raccolto nella tabella di pagina 58. Viceversa il dolore non solo è una delle possibili chiavi di
lettura dell'opera ma il poema stesso è una interessante finestra sull'esperienza del dolore così come vissuta dai greci del VII-VI secolo a.C.

Dalla presentazione:
«La Professoressa Lippi, nel saggio introduttivo al poema, analizza ampiamente questo aspetto e chiarisce come il concetto di dolore nel pensiero greco non sia univoco, tanto che sarebbe più appropriato parlare di dolori al plurale, dato che il dolore non è un fenomeno meramente biologico, ma coinvolge pienamente anche la sfera psichica, sociale e culturale.
Che ciò sia vero ancora oggi è dimostrato dalla definizione dell'International Association for the Study of Pain, che parla del dolore come di "un'esperienza sensoriale o emotiva spiacevole, associata a un reale o potenziale danno tissutale, o descritta in termini di tale danno". E proprio l'inclusione nella definizione della dimensione emotiva che giustifica l'importanza di un cammino di ricerca culturale, prima ancora che meramente tecnico, nel percorso di diagnosi e cura del dolore. Cammino questo che non può non partire dai testi seminali della nostra eredita storica.
Nella cultura greca la definizione di dolore non è univoca, e l'utilizzo nei poemi epici di numerosi termini, anche molto diversi fra di loro, denota una riflessione lessicale che non ha ragioni solo artistiche, ma attiene alla complessità stessa del concetto. Algos è il termine greco per dolore più generico, ma proprio per questo è anche quello che ha avuto maggior successo. Il termine algos sembra riferirsi alla totalità del corpo, quasi a voler indicare una condizione generalmente connaturata alla condizione umana stessa, con connotati che in termini moderni potremmo definire olistici.
È ovvio che la definizione del problema è solo il primo passo verso la successiva ricerca di soluzioni o terapie: sia pur nei limiti imposti dalle conoscenze tecniche proprie di ogni epoca, guarire dal dolore è da sempre il sogno di tutti gli esseri umani e lo sforzo di alleviare la sofferenza dei propri pazienti è uno degli obiettivi più antichi della professione medica. Per restare al pensiero greco con Ippocrate si fanno strada i concetti che il dolore deve essere dominato attraverso il gesto tecnico e che "il medico e il malato devono, insieme combattere contro la sofferenza".[...]»

Donatella Lippi è Professore Associato di Storia della Medicina presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze, Visiting Professor presso l'Università Internazionale di Mosca, la Columbia University di NewYork, le Università di Colonia e di Heidelberg. È membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali. È vice-presidente della Società Italiana di Storia della Medicina e direttore del Centro di Medical Humanities della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze.

Visualizza indice

Presentazione
Introduzione all'opera

I. L'uomo di Omero e il Dolore

II. Incipit del proemio: L'Ira e il Dolore

III. Il Dolore e la Coscienza

IV. Iliade

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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