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Simboli della Trasformazione

Simboli della Trasformazione

Analisi dei prodromi di un caso di schizofrenia

Autore/i: Jung Carl Gustav

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prefazioni dell’autore, traduzione di Renato Raho.

pp. 624, LXIV tavv. b/n, Torino

Scritta di getto nel 1912, «esplosione di tutti i contenuti psichici che non potevano trovar posto nelle strettoie opprimenti della psicologia freudiana e della sua visione del mondo», quest’opera non ha segnato soltanto il distacco di Carl Gustav Jung dal suo maestro, ma è diventata per lui una specie di programma di lavoro da svolgere nei decenni successivi. Lo spunto del libro è dato dall’esame di «alcuni esempi di immaginazione inconscia creativa»: lo scritto autobiografico di una giovane poetessa americana, indicata come Miss Miller. L’analisi di queste fantasie consente a Jung di cogliere straordinarie somiglianze tra mitologemi di varia origine, studiati con prodigiosa ampiezza di riferimenti culturali. Così facendo, Jung giunge ad ampliare il concetto freudiano di «libido», e a individuare quei funzionamenti della psiche collettiva che definirà «archetipici».

Carl Gustav Jung (1875-1961), dopo un intenso sodalizio umano e scientifico con Freud, nel 1912 si distaccò dalla psicoanalisi. Ne seguì un lungo periodo di serrato confronto con l’inconscio e le sue immagini archetipiche. Esperienza decisiva da cui si cristallizzarono, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica e un’eccezionale messe di indagini storico-religiose. Presso Bollati Boringhieri è apparsa l’edizione completa delle sue Opere a cura di Luigi Aurigemma. Sono ora disponibili nella collana I Grandi Pensatori il volume che comprende L’analisi dei sogni, Gli archetipi dell’inconscio, La sincronicità; Tipi psicologici e Psicologia dell’inconscio.

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