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Libri dalla categoria Rosa-Croce

Nostradamus – Vita e Profezie dell’Uomo che Svelò il Futuro

Nostradamus – Vita e Profezie dell’Uomo che Svelò il Futuro

Titolo originale: Nostradamus – The Man Who Saw Through Time

Autore/i: Mc Cann Lee

Editore: Sonzogno

introduzione dell’autore, traduzione dall’inlgese di Maura Pizzorno.

pp. 264, Milano

La vita emozionante e le sorprendenti profezie del più famoso veggente di tutti i tempi sono raccontate in questo libro da Lee McCann, fortunata autrice di biografie di grande successo. Si rivive nelle sue pagine il clima culturale e sociale della Provenza del XVI secolo, e contro questo sfondo ricco e complesso si staglia gigantesca la figura di un uomo eccezionale che in quest’epoca affascinante e pericolosa trattò con umili e potenti, fu medico, astrologo, veggente e dovette combattere tanto contro la peste quanto contro la superstizione e l’ignoranza. Il risultato è un testo ricco di dati ed elementi, serissimo nella sua attendibilità storica ma scorrevole, “narrato” e appassionante, completato com’è dalle più impressionanti e centrate previsioni di Nostradamus il quale profetizzò quanto sarebbe accaduto fino a oltre l’anno Duemila. Una vita piena e ricca ricostruita con passione, un Cinquecento d’oro e di sangue, una finestra aperta su un inquietante futuro.

L’Anima Gemella – Amore, Sesso, Matrimonio e Astrologia

L’Anima Gemella – Amore, Sesso, Matrimonio e Astrologia

Titolo originale: Love, Sex & Astrology

Autore/i: King Teri

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Vera Martini.

pp. 302, illustrazioni b/n, Milano

Può un focoso Leone andare d’accordo con una fredda Vergine?
Si addice alla raffinata Bilancia il buon senso e la parsimonia del Capricorno?
Riuscirà un romantico Pesci a conquistare un passionale Ariete senza rischi per la propria incolumità fisica e psichica?
Cosa deve fare il golosissimo Toro alle prese con una moglie Acquario che apre due scatolette e lo costringe a nutrirsi di fagioli per correre alla manifestazione femminista?
Gioie e dolori della vita a due, all’insegna dell’astrologia, vengono elencati dall’autrice, impegnata a smentire il luogo comune per cui si hanno le caratteristiche di un determinato segno se si è nati nel mese che corrisponde al segno stesso. Come dimostrano infatti i test presentati nel volume, si appartiene al «tipo Cancro», al «tipo Leone», al «tipo Vergine» indipendentemente dal segno solare, perché non conta
solo la posizione del Sole ma anche quella degli altri pianeti. E qui nascono le sorprese, perché una volta appurata la propria reale appartenenza a questo o quel segno sarà un gioco affascinante scoprire le combinazioni che meglio si addicono per una felice vita a due. La signorina Sagittario si accorgerà che il corteggiatore Pesci, sino a ieri snobbato, è il suo uomo ideale perché lei è in realtà uno Scorpione, mentre un Gemelli «verace» fuggirà come una lepre all’apparire del Cancro, tutto casa e tenerezze.
Chi ha già combinato la frittata e scopre terrorizzato di vivere con un partner che non gli si confà astrologicamente si armi di pazienza, sfoderi le sue migliori virtù (tutti i segni sono buoni e cattivi nella stessa misura), sorrida e si accinga a quelle piccole concessioni che sono il segreto di una vita a due armoniosa, alla faccia delle stelle, perché, come dice il vecchio adagio, Omnia vincit amor!

Alla Scoperta dell’Uomo

Alla Scoperta dell’Uomo

Autore/i: Sforzini Paolo

Editore: Casa Editrice Francesco Vallardi

unica edizione.

pp. XII-308, 2 figure nel testo e 14 tavole fuori testo in nero ed a colori, Milano

Sommario:

  • Cap. I – Una storia senza fanfare
  • Cap. II – Nascita e vita del fiume rosso
  • Cap. III – L’ipofisi «direttore d’orchestra»
  • Cap. IV – I segreti della coagulazione del sangue
  • Cap. V – Femminilità e virilità sono formule chimiche
  • Cap. VI – Il fegato ed il suo vigile guardiano
  • Cap. VII – Gli ormoni surrenali attirano la nostra curiosità
  • Cap. VIII – Dai polli di Eijkman alla «scienza dell’alimentazione»
  • Cap. IX – I reni non sono più la Cenerentola
  • Cap. X – Esploriamo le attività psichiche
  • Epilogo – I sentieri di ieri e di domani

Bibliografia

Cioè

Cioè

Autore/i: Goldoni Luca

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione dell’autore.

pp. 228, Milano

Sul vocabolario troviamo spiegato l’uso corretto dell’avverbio cioè: «sono arrivato tre giorni fa, cioè mercoledì». Ma nell’Italia d’oggi si fa un uso molto più vivace di questo breve vocabolo, per esempio si dice: sono arrivato tre giorni fa, cioè non sono neanche partito, cioè Garibaldi fu ferito.
La straordinaria fortuna di cioè è legata a un periodo storico in cui la gente ha poco da dire ma molto da parlare. Quindi cioè può esser considerato un simbolo, cioè una sintesi emblematica, cioè un ossessivo contrappunto di un momento confuso, cioè contraddittorio che stiamo vivendo, cioè Luca Goldoni prende lo spunto da qui, cioè prende lo spunto non soltanto da qui, per continuare con tenerezza-insofferenza a parlare di sé, cioè di tutti gli italiani che vede simili a sé, cioè in un paese che ogni anno è diverso, cioè si evolve, cioè si involve, nella misura in cui cioè.

Nato a Parma nel 1928, Luca Goldoni ha cominciato a scrivere sui giornali nel 1950, dopo una laurea in legge. Inviato speciale, prima del «Resto del Carlino» e della «Nazione», attualmente del «Corriere della Sera», ha girato il mondo: ma è soprattutto il nostro paese che egli ama esplorare, muovendosi con inesausta curiosità fra i risvolti e le contraddizioni del costume italiano.
Da questa assidua registrazione dei nostri mutevoli caratteri sono nati i suoi fortunatissimi libri: Dal nostro inviato (Premio Estense), Italia veniale (Premio Bordighera per la letteratura satirica), Il pesce a mezz’acqua e Ma poi sparano.
In edizione Mondadori: È gradito l’abito, 1972 (Premio Algida «La Strenna dell’Estate» 1973); Esclusi i presenti, 1973; È successo qualcosa?, 1974 (Premio XII Apostoli 1975); Di’ che ti mando io, 1976.

Da Atlantide a Shamballah – Un’Antica Rete di Gallerie Sotterranee Parte dal Tibet e Torna al Tibet Attraversando il Misterioso Regno di Agharti…

Da Atlantide a Shamballah – Un’Antica Rete di Gallerie Sotterranee Parte dal Tibet e Torna al Tibet Attraversando il Misterioso Regno di Agharti…

Titolo originale: The Lost World of Agharti

Autore/i: MacLellan Alec

Editore: Edizioni Piemme

prefazione di Corrado Federici, prologo dell’autore, traduzione di Claudio De Nardi.

pp. 288, Casale Monferrato (AL)

“Un libro sorprendente che, pagina dopo pagina, allinea i gustosi frutti di una ricerca durata per anni.” (Libero)

Fra le leggende più suggestive, quella del misterioso mondo di Agharti, sepolto nelle viscere della Terra, da sempre affascina esperti e studiosi in tutto il mondo.
Il segreto di questa civiltà “perduta”, impenetrabile, pare protetto da forze oscure che sembrano imporsi ogni qual volta le ricerche si fanno più attendibili e precise. Ma la scoperta di migliaia di cunicoli che congiungono gli angoli più remoti ella terra getta una nuova luce sul mito di Shamballah, la città immune dal male.
Dopo anni di studio appassionato le sue indagini in tutte le direzioni dal Tibet al Quarto Reich, Alee Maclellan giunge a conclusioni sorprendenti e individua una rete planetaria che si ricollega alle vestigia della perduta Atlantide.

Alec MacLellan è nato a Londra. Ha incominciato a interessarsi del mito della Terra Cava sul finire degli anni Settanta, coniugando viaggi ed esplorazioni alla consultazione di documenti e insoliti volumi esoterici reperiti nelle più importanti biblioteche europee e americane. Pubblicato in diversi Paesi, Da Atlantide a Shamballah è diventato un bestseller del genere misterico.

Secondo Me – La Mia Vita il Mio Denaro

Secondo Me – La Mia Vita il Mio Denaro

Titolo originale: As I See It

Autore/i: Getty J. Paul

Editore: Sperling & Kupfer Editori

nota dell’autore.

pp. 408, numerose tavole b/n f.t., Milano

Nato nel 1892 ed entrato a far parte del mondo degli affari fin dal 1914 Paul Getty, pur essendo universalmente ritenuto l’uomo più ricco del mondo, non si è limitato nella sua lunga vita ad accumulare denaro. Questo libro rivela un personaggio nuovo, più umano, completamente diverso dall’uomo avaro, antipatico e gelido che i giornalisti hanno descritto nel corso degli anni. Getty parla qui della sua profonda amicizia con Greta Garbo, i duchi di Windsor, Theodore Roosevelt, Dwight Eisenhower, Richard Nixon, Charlie Chaplin, Aristotele Onassis, Arthur Rubinstein e sua moglie, e molti molti altri. Racconta come ha accumulato la propria fortuna, espone il suo parere su ogni sorta di argomenti come il sesso, il successo, il nazismo e le cause della seconda guerra mondiale, i problemi energetici, ecologici, quelli del Medio Oriente e molte delle più scottanti e dibattute questioni del giorno d’oggi. Getty esprime le proprie opinioni in fatto di arte (la sua più grande passione dopo il petrolio), di filosofia, di economia, descrive i suoi rapporti con le mogli, i figli, i nipoti, dimostra di essere stato padre e nonno affettuoso e tenerissimo, e chiarisce definitivamente il chiacchierato episodio del rifiuto di pagare il riscatto per il giovane Paul, rapito a Roma. Secondo me non è quindi soltanto la confessione dell’uomo più ricco del mondo, ma anche un libro affascinante, di facile e piacevole lettura, un libro che, illustrando ottant’anni di un’esistenza intensamente e intelligentemente vissuta, abbraccia un vastissimo campo della vita moderna.

Secondo me è pubblicato in Francia da Robert Lafjont; in Germania da Gustave Lubbe; in Giappone da Kodansha; in Gran Bretagna da W. H. Alien; Olanda da Elsevier; in Spagna da Grijalbo; negli Stati Uniti da PrenticeHall; in Svezia da Askild & Karnekull.

Comportamento e Apprendimento nell’Infanzia

Comportamento e Apprendimento nell’Infanzia

Titolo originale: Early Childhood. Behavior and Learning

Autore/i: Landreth Catherine

Editore: La Nuova Italia

seconda edizione riveduta, introduzione dell’autrice, traduzione di Vanna Bellugi e Aldo Spizzichino.

pp. XIII-538, illustrazioni b/n, Firenze

Il tema del libro: lo sviluppo del comportamento del bambino nella nostra società; il suo retroterra: tutti gli studi recenti che hanno aperto orizzonti del tutto nuovi. Per esempio ora sappiamo che il comportamento ha basi biologiche in relazioni gene – enzima – comportamento, in mutamenti biochimici e neurologici associati al processo di apprendimento e in modelli reattivi autonomi che influenzano le interazioni del bambino con il proprio ambiente. Conosciamo pure l’importanza dei fattori pre e perinatali; abbiamo stabilito con certezza che l’intelligenza trova le basi iniziali nelle funzioni sensomotorie e nei rapporti fra lattante e ambiente. Siamo consapevoli che l’intelligenza può venire stimolata perché si sviluppi e che il bambino, per quanto riguarda il linguaggio, non è una specie di pappagallo, ma un abile linguista che arriva, per mezzo di un processo di induzione, a formulare le leggi che governano l’uso della lingua che sente. In generale siamo certi che le difficoltà dell’apprendimento derivano dalle condizioni sociali, dalla povertà. Cosi, ancora una volta, gli studi più seri ci impongono l’esigenza di una presa di coscienza politica dei problemi.

Acqua – Storia e Destino di una Risorsa in Pericolo

Acqua – Storia e Destino di una Risorsa in Pericolo

Titolo originale: Water

Autore/i: De Villiers Marq

Editore: Sperling & Kupfer Editori

con un intervento di Riccardo Petrella, introduzione dell’autore, traduzione di Simonetta Bertoncini e Francesca Guaraldo.

pp. XXVII-428, cartine b/n, Milano

«L’accesso all’acqua nella quantità e qualità sufficienti alla vita – stimata tra i 40 e i so litri quotidiani per per sona per usi domestici – non può es sere ridotto a un bisogno da soddisfa re sul mercato in funzione delle utilità individuali. Si tratta invece di un diritto umano universale e imprescrittibile. […] Oggi un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all’acqua potabile; due miliardi non godono di sistemi igienici e sanitari e tre miliardi non beneficiano di alcun sistema di trattamento delle acque reflue. Si tratta di una situazione inaccettabile. Essa rischia di diventare intollerabile nel corso dei prossimi vent’anni se le tendenze attuali non sono radicalmente modificate, specie per quanto riguarda il modo di produzione (agricola, in particolare) che sta distruggendo o deteriorando duramente le risorse idriche del pianeta.»

L’acqua costituisce il bene più prezioso dell’umanità, ma oggi la sua disponibilità è minacciata da molteplici fattori che ne compromettono la quantità e qualità, e quindi l’impiego a fini alimentari, igienici e irrigui. Dall’inquinamento delle falde al-l’utilizzo indiscriminato o abusivo, dalla cattiva gestione ai sabotaggi fino ai furti, la lista dei crimini perpetrati è lunga e denuncia l’atteggiamento miope e sconsiderato dell’uomo. Marq de Villiers propone un’ampia panoramica su questo argomento di estrema attualità, tracciando al contempo una geografia e una storia di questa insostituibile risorsa, ovvero come e perché è così distribuita, con quali conseguenze antropologiche, sociali, economiche e politiche e com’è stata gestita dagli antichi Egizi a oggi. Un testo fondamentale, che unisce al rigore della documentazione il gusto dell’aneddoto e i ricordi di viaggio dell’autore e, non ultimo, apre uno spiraglio di fiducia nella capacità umana di assicurare, nonostante tutto, la sopravvivenza della specie.

Marq De Villiers sudafricano, vive in Canada. Ex direttore ed editore della rivista Toronto Life, ha pubblicato sei libri di viaggi, esplorazioni, storia e politica. Acqua ha riscosso un enorme successo negli Stati Uniti e in Canada, dove ha ricevuto il prestigioso Governor Generali Literary Award.

Gli Sherpa dell’Everest – I Veri Eroi della Montagna Sacra

Gli Sherpa dell’Everest – I Veri Eroi della Montagna Sacra

Titolo originale: Tenzing and the Sherpas of Everest

Autore/i: Tenzing Judy; Tenzing Tashi

Editore: Edizioni Piemme

nota del Dalai Lama, prefazione di Sir Edmund Hillary, introduzione di Tashi Wangchuck Tenzing, traduzione di Giuliana Lomazzi.

pp. 320, numerose tavole b/n f.t., illustrazioni b/n, Casale Monferrato (AL)

Da quando, il 29 maggio del 1953, Tenzing Norgay ed Edmund Hillary conquistarono per la prima volta il più celebre dei picchi himalayani, compiendo un passo fondamentale nella storia dell’alpinismo, nessuna spedizione ha mai raggiunto la vetta dell’Everest senza l’aiuto degli sherpa. Perché nessuno conosce quelle montagne, la loro paradisiaca bellezza, e le tremende sorprese che possono riservare, come il popolo che da sempre le abita. Per ogni Hillary, Messner, Brington, Lowe, Bukreev che ha raggiunto il tetto del mondo, ci sono moltissimi sherpa misconosciuti che hanno compiuto la stessa impresa, il più delle volte trasportando il doppio del peso, e che non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella altrui. Erano contadini, commercianti degli altipiani, pastori di yak: i figli dell’Everest.
Il nonno di Tashi Tenzing ha aperto la strada, e molti altri hanno seguito le sue 0 orme. Non tutti hanno fatto ritorno. Non ce l’ha fatta Loshang, cugino di Tashi, travolto da una tremenda bufera. E nel corso degli anni, Chomolungma, la Madre dea del mondo, come la chiamano i tibetani, ha reclamato molte altre vite.
Anche Tashi non ha resistito al suo richiamo e, dopo essere stato respinto una prima volta, ha riprovato la scalata. Con lui cerano anche alcuni dei sopravvissuti di una delle più grandi tragedie che la storia dell’alpinismo ricordi, la sfida dell’Everest del 1996.

Tashi Tenzing, nipote dello sherpa Tenzing Norgay, è nato neH’Himalaya, dove ha trascorso i primi anni di vita, quindi ha vissuto e studiato a Darjeeling e a Delhi. Con sua moglie Judy Pyne, australiana che ha lavorato come guida sulle montagne himalayane, condivide la passione profonda per l’Everest e per la gente che vi risiede. Nel 1990 la coppia si è stabilita in Australia e ha fondato un’agenzia di viaggi specializzata nelle spedizioni in Nepal e in Tibet. Tashi tiene regolarmente conferenze sulla storia e le ascensioni dell’Everest. Judy, laureata in storia dell’Asia meridionale, insegna cultura e storia dei regni himalayani e dell India.

Il Comandante e gli Squali

Il Comandante e gli Squali

Una Storia di Coraggio e di Onore sullo Sfondo della più Grande Tragedia della Marina Americana

Autore/i: Stanton Doug

Editore: Longanesi & C.

prologo dell’autore, traduzione di Sergio Mancini, titolo originale: In Harm’s Way, in copertina: L’Indianapolis nella rada di Pearl Harbor.

pp. 344, 16 tavole b/n f.t., illustrazioni b/n, Milano

Poco dopo l’invio dei messaggi di soccorso, il comandante McVay si ritrovò solo. Rifletté sulla possibilità di affondare con la nave e considerò l’immenso senso di colpa che avrebbe provato se fosse sopravvissuto. Temeva anche l’interrogatorio cui lo avrebbero sottoposto le autorità navali una volta a terra. McVay sapeva che in ultima analisi era sua la colpa delle urla e delle grida che udiva levarsi nella notte. Ma l’affondamento era stato cosi rapido che non riusciva ancora a capire come fosse accaduto. All’improvviso fu spazzato via dalla nave da un’alta onda che si muoveva lungo la battagliola semisommersa. Sollevando lo sguardo dall’acqua, vide sopra di sé un’elica e gli sembrò che la nave si stesse capovolgendo addosso a lui. E poi cominciò a nuotare in mezzo alla nafta bollente, sentendosi bruciare la nuca. Udì una specie di sibilo e, quando si voltò, la nave era scomparsa.

Il 16 luglio 1945 l’incrociatore Indianapolis salpa da San Francisco alla volta di Tinian, nell’arcipelago delle Marianne, per una missione segretissima. Neppure il comandante Charles McVay sa che il carico da consegnare è «Little Boy», la bomba atomica che verrà sganciata su Hiroshima. Compiuta la missione, McVay e i suoi uomini fanno rotta verso Leyte, nelle Filippine. Ma poco dopo la mezzanotte del 29 luglio 1945 l’Indianapolis viene colpito dal sommergibile giapponese 1-58 e cola a picco in pochi minuti. Inizia così la tremenda odissea di circa novecento uomini, abbandonati nell’oceano: per cinque giorni lottano disperatamente contro le forze della natura e soprattutto contro gli squali, che, attratti dall’odore del sangue, azzannano i vivi e i morti. Avvistati casualmente il 2 agosto, nelle successive trentasei ore i superstiti sono tratti in salvo. Nei mesi seguenti, la sciagura scuote i vertici della Marina e l’opinione pubblica e, nel rimpallo delle responsabilità, il comandante McVay viene individuato come unico responsabile e trascinato davanti alla corte marziale. Nel 2001, cioè quasi sessant’anni dopo la tragedia, la Marina degli Stati Uniti chiude la pratica relativa all’Indianapolis, prosciogliendo McVay dall’accusa di «comportamento negligente» in relazione alla perdita della sua nave. Il comandante, tuttavia, non ha avuto la soddisfazione di vedere cancellata quell’accusa, essendo morto suicida nel 1968… Ma che cosa è successo davvero sull’Indianapolis? Perché c’è voluto così tanto tempo per riabilitare un ufficiale che già i suoi uomini avevano scagionato? Forse la verità va cercata nel durissimo colpo subito dalla Marina americana – le perdite umane furono le più gravi per una singola unità durante tutta la guerra nel Pacifico – e nel fatto che, a causa di incredibili disfunzioni organizzative, si poterono salvare soltanto 317 dei 1196 uomini imbarcati… Doug Stanton, che ha avuto la possibilità di parlare con gli ultimi superstiti dell’Indianapolis, traccia una nuova, più convincente, storia della tragedia, rivelando lo straordinario coraggio di McVay e dei suoi uomini prima, durante e dopo l’affondamento dell’incrociatore, ma anche in patria, a tragedia conclusa. Perché, talvolta, gli squali più pericolosi non sono quelli che si trovano nel mare, ma quelli che siedono in un tribunale militare…

Doug Stanton, dopo aver lavorato come giornalista per Esquire e Outside, scrive ora per Men’s Journal. Vive nel Michigan.

Il Tesoro Scomparso di Rennes-le-Château – Un Mistero Risolto, dal Tempio di Gerusalemme ai Cavalieri Templari

Il Tesoro Scomparso di Rennes-le-Château – Un Mistero Risolto, dal Tempio di Gerusalemme ai Cavalieri Templari

Titolo originale: The Treasure of Rennes-le Château

Autore/i: Putnam Bill; Wood John Edwin

Editore: Newton Compton Editori

prefazione degli autori, traduzione di Franco Ossola.

pp. 304, numerose tavole b/n f.t., illustrazioni b/n, Roma

L’abbazia di Rennes-le-Château, nel sud della Francia, è famosa nel mondo per una misteriosa leggenda (al punto da divenire oggetto di varie serie televisive in Gran Bretagna): si racconta che l’abate Saunière vi abbia trovato, presso il vecchio altare, un tesoro d’inestimabile valore, che riuscì a mantenere segreto e con il quale potè fronteggiare spese ingenti che apparivano inspiegabili. Questo saggio indaga sia la storia del piccolo villaggio e dell’abbazia, sia l’insieme delle testimonianze che collegano il tesoro al tempio di Gerusalemme e Saunière ai Cavalieri Templari, facendo giustizia dei tanti miti e delle numerose leggende sorte intorno a questo mistero. Un viaggio alla ricerca di una verità basata sull’analisi razionale delle prove storiche, che non per questo è meno affascinante.

Bill Putnam ha insegnato archeologia alla Bournemouth University ed è autore di numerosi saggi sulla Britannia romana.

John Edwin Wood, scienziato, ha già pubblicato il libro Il sole, la luna, i megaliti.

Into the Wild Truth

Into the Wild Truth

A lungo ho preferito che non si sapesse tutta la verità su Chris. Ma adesso è giunto il momento di spiegare fino in fondo la scelta di mio fratello.

Autore/i: McCandless Carine

Editore: Edizioni Corbaccio

prefazione di Jon Krakauer, prologo dell’autrice, traduzione dall’americano di Rita Giaccari, titolo originale: The Wild Truth.

pp. 384, numerose illustrazioni b/n, Milano

Nel 1993 Jon Krakauer pubblicò un articolo sulla rivista Outside, intitolato Death of an Innocent (Morte di un innocente). Le parole di Krakauer sul giovane Chris McCandless che aveva trovato la morte in Alaska, dopo aver abbandonato la famiglia e aver vissuto per mesi senza soldi, viaggiando da solo nella wilderness, sollevarono un polverone. Chi considerò Chris un sognatore, chi un pazzo, chi un illuso, chi un idealista, chi un ribelle. Krakauer decise allora di trasformare l’articolo in un libro, «Nelle terre estreme», che ebbe un successo straordinario e che ispirò Sean Penn nel film Into the Wild.
Chris McCandless è suo malgrado diventato un mito: rappresenta la giovinezza che non ha paura di perdere tutto pur di seguire i suoi sogni. Ma Chris è anche un ragazzo in carne e ossa, con una famiglia che ha abbandonato. E le ragioni della sua scelta sono quelle che Krakauer aveva cercato di comprendere con l’aiuto della sorella di Chris, Carine. Ma Carine aveva chiesto a Krakauer di rispettare il silenzio su alcuni aspetti della vita del fratello che coinvolgevano i genitori e lei stessa. Tuttavia, a più di vent’anni dalla morte di Chris, e a otto dall’uscita del film di Sean Penn, Carine ha deciso che è ora di raccontare anche quella parte di verità che era rimasta in ombra. E racconta la storia della propria famiglia, di un padre violento, bigamo e, al tempo stesso, religiosissimo, di una madre sottomessa e insieme complice, spiegando perché la scelta di Chris «è stata la cosa più sensata che potesse fare».
Un libro coraggioso, lucido, sensibile, la descrizione di una famiglia devastata e devastante, la storia di un ragazzo che si conferma una persona straordinaria…

Carine McCandless è imprenditrice, attivista e madre, e tiene conferenze in aziende e scuole in tutti gli Stati Uniti. È anche la sorella di Chris McCandless, ormai un’icona letteraria resa celebre dal libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme. Con Krakauer ha lavorato a stretto contatto durante la stesura del libro, così come ha collaborato come consulente con il regista Sean Penn durante le riprese dell’adattamento cinematografico Into the Wild. Vive in Virginia con le sue due figlie.

Psicoterapia Cognitiva – Teoria e Metodo dell’Intervento Terapeutico

Psicoterapia Cognitiva – Teoria e Metodo dell’Intervento Terapeutico

Autore/i: Cionini Lorenzo

Editore: La Nuova Italia Scientifica

prefazione dell’autore.

pp. 256, Roma

In questo libro il problema del cambiamento psicoterapeutico viene affrontato secondo l’ottica cognitivista. Nella prima parte del volume vengono analizzati i problemi teorici connessi con la costruzione di un modello clinico di intervento che rispetti i presupposti di una necessaria integrazione fra le conoscenze scientifiche di base e la prassi clinica. Nella seconda viene ampiamente descritta la metodologia dell’intervento terapeutico nei suoi diversi aspetti: le modalità di inquadramento diagnostico “esplicativo” delle organizzazioni conoscitive individuali, i principi strategici e le principali tecniche psicoterapeutiche che possono essere adottate per promuovere un riequilibrio del sistema conoscitivo del paziente, i criteri di utilizzazione della relazione terapeutica come strumento di cambiamento.

Lorenzo Cionini, specializzato in Psicologia, è ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze e didatta della Società Italiana di Terapia comportamentale e cognitiva, Società di cui è presidente dal 1985. Dalla metà degli anni Settanta esercita a Firenze l’attività di psicoterapeuta.

I Segreti della Leadership di Attila l’Unno

I Segreti della Leadership di Attila l’Unno

Titolo originale: Leadership Secrets of Attila the Hun

Autore/i: Roberts Wess

Editore: Sperling & Kupfer Editori

unica edizione, nota, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Nicoletta Pocchini.

pp. 136, Milano

Il personaggio di Attila, il re degli Unni che trasformò un’orda di nomadi in un esercito vittorioso, può offrire al manager di oggi una straordinaria lezione in materia di leadership. Come il famoso condottiero seppe radunare attorno a sé migliaia di seguaci e poi governarli, così chi attualmente occupa una posizione «di comando» – dal dirigente, al genitore, all’insegnante – riuscirà a risolvere i diversi problemi legati alla gestione delle risorse umane seguendo i consigli contenuti in questo divertente e utile volume. Prendendo come spunto la vita di Attila e le strategie da lui adottate, l’autore insegna infatti a non sottovalutare mai la pericolosità di un nemico e la sua eventuale riscossa; a cercare sempre un’alternativa nel caso le conseguenze di una decisione si rivelino troppo gravose; a evitare le mediazioni per non delegare il potere a un terzo e, soprattutto, ad astenersi dagli abusi di potere che provocano attriti e ribellioni in seno al proprio gruppo. Inoltre, sull’esempio del valente stratega, spiega come condurre gli attacchi, mantenere la pace «nell’accampamento», scegliere con oculatezza gli avversari, negoziare; in breve, tutto ciò che costituisce la linfa vitale del management e che ne determina il successo o il fallimento. Scritto con stile agile e brillante, I segreti della leadership di Attila l’Unno, best-seller negli Stati Uniti, si colloca nella tradizione dei testi sul management dal tono semiserio quali L’One Minute Manager, pubblicato con successo da Sperling & Kupfer. Una raccolta preziosa di succinte ma efficaci massime per formare i leader di domani che, nel piglio deciso e nell’atteggiamento sicuro e fiducioso, devono dimostrarsi dei vincitori, proprio come Attila.

Wess Roberts, ex dirigente di imprese quali l’American Express e la Northrop Services, è attualmente vice president per lo Sviluppo delle Risorse Umane presso là Fireman’s Fund Insurance. Ha prodotto filmati motivazionali e di formazione più volte premiati ed è autore di numerose indagini sul comportamento umano e sulla leadership.

Mille Autunni – Vita di Murasaki Dama di Corte

Mille Autunni – Vita di Murasaki Dama di Corte

Romanzo

Autore/i: Magrini Gabriella

Editore: Edizioni Frassinelli

pp. XII-476, Milano

Nel Giappone dell’età d’oro, mille anni fa, prima che le guerre distruggessero una civiltà aristocratica, Murasaki Shikibu vive la sua breve, straordinaria esistenza, dominata da un’oscura predizione che a poco a poco rivelerà il suo significato: il talento letterario che le assicurerà l’immortalità.
Dama di corte in un’epoca raffinata, compagna di una grande imperatrice, amata invano da un marito libertino, preda di una passione che non può né vivere né rivelare, Murasaki è corteggiata dall’uomo più potente dell’impero, l’affascinante Michinaga che, innamorato del suo genio, vuole aggiungerla al numero delle sue concubine. Ma il suo vero uomo è un principe bello e coraggioso che diverrà, nei secoli, il simbolo più amato della galanteria e dell’amore: Genji lo splendente.
Mille autunni è una saga popolata di magie, di intrighi politici, di amori proibiti, di antichi sogni, soprattutto è la storia vera di un’affascinante figura femminile.

Gabriella Magrini, giornalista, ha pubblicato diversi libri fra cui due romanzi, Infanzia di una moglie e Lunga giovinezza. Mille autunni sarà pubblicato in Francia da Belfond.

Strade Rosse

Strade Rosse

Titolo originale: Old Indians Trails

Autore/i: McClintock Walter

Editore: Edizioni Frassinelli

prefazione di William Least Heat-Moon, introduzione dell’autore, traduzione di Laura Sgorbati Buosi.

pp. XIII-344, numerose illustrazioni b/n, Milano

Nel 1896 un giovane fotografo, Walter McClintock, si recò nel Montana nordoccidentale con una spedizione governativa per un’indagine sul territorio in vista della creazione di quello che sarebbe diventato l’attuale Glacier National Park. Quando il gruppo si divise, McClintock e la sua guida indiana attraversarono le Montagne Rocciose per visitare l’accampamento dei Piedineri, situato nelle Grandi Pianure. Là, nel corso di una cerimonia durata due giorni, il Capo Lupo Pazzo lo adottò come figlio facendone un membro della tribù e gli affidò anche un importantissimo compito: quello di preservare dall’oblio – mediante la scrittura e la fotografia – la cultura autentica del suo popolo: leggende, usi, costumi, riti religiosi, credenze, canzoni. Per i successivi quindici anni, con brevi intervalli, il «bianco» visse in quei luoghi, registrando con grande scrupolo ed estremo rispetto tutti i dettagli della propria straordinaria esperienza: descrisse, tra l’altro, la flora e la fauna locale, le arti mediche, le abitudini culinarie, i profumi, riferì episodi di vita quotidiana così come i rapporti con i vari individui e s’impegnò inoltre a trascrivere la mitologia degli indiani d’America. Il suo fu quindi non solo uno studio pionieristico di carattere etnologico, ma anche una personale, esaltante avventura in una delle ultime frontiere del West. Edito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1923 e mai più ristampato, il volume era considerato ormai una rarità da collezionisti; tuttavia, dietro insistenza di William Least Heat-Moon, autore di Strade blu, eccolo nuovamente pubblicato, con una sua prefazione. Arricchita da numerose illustrazioni, un’affascinante testimonianza dall’innegabile valore documentaristico e dall’immensa suggestione.

Walter McClintock (1870-1949), nato da una ricca famiglia di Pittsburgh, si laureò a Yale. Etnologo e fotografo, tenne innumerevoli conferenze sugli indiani Piedineri del Montana e del Canada. Nel Glacier National Park gli è stato intitolato il McClintock Peak.

Così Possiamo Difendere il Nostro Cuore

Così Possiamo Difendere il Nostro Cuore

Titolo originale: Heart Attack – All You Have to Know About It

Autore/i: Barnard Christiaan

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Manlio Stagni.

pp. 192, illustrazioni a colori e b/n, Milano

Il cuore è un congegno strano, un’opera di alta ingegneria composta di muscoli e valvole, dotata di una robustezza tale da permettergli di funzionare anche nelle circostanze più difficili. La sua capacità di rigenerarsi dopo una lesione è straordinaria come la possibilità di continuare a funzionare anche quando parti estese della sua struttura fondamentale siano state irreversibilmente danneggiate. Da questa premessa parte il discorso di Christiaan Bernard per sfatare il pregiudizio che il cuore sia un organo fragile e per dimostrare la possibilità di combattere con successo la malattia e guarirne. Usando una terminologia semplice e comprensibile e valendosi della grande esperienza acquisita in lunghi anni di lavoro, il celebre chirurgo illustra in questo libro quali sono i più moderni strumenti diagnostici e le tecniche chirurgiche per alleviare le sofferenze del cardiopatico e renderne la prognosi favorevole.

Il Genio dei Numeri – Storia di John Nash, Matematico e Folle

Il Genio dei Numeri – Storia di John Nash, Matematico e Folle

Titolo originale: A Beautiful Mind

Autore/i: Nasar Sylvia

Editore: Rizzoli

prologo dell’autrice, traduzione di Carlo Capararo, Roberta Zuppet e Sergio Mancini.

pp. 460, Milano

Nel 1949 il ventunenne John Forbes Nash Jr. raggiunge l’Università di Princeton grazie a una borsa di studio e comincia a scrivere la tesi di dottorato: ventisette paginette che daranno un contributo fondamentale allo sviluppo della cosiddetta ‘teoria dei giochi’, la quale con il passare degli anni troverà applicazione nei campi più svariati, dalla strategia militare all’economia. Al prestigioso MIT di Boston, Nash consacra la sua mente straordinaria alla soluzione di problemi che spaziano dalla teoria dei numeri alla cosmologia: è uno degli esempi d’intelligenza matematica più singolari ed eccentrici, i cui successi teorici saranno premiati nel 1994 con il Nobel per l’economia.
Nel Genio dei numeri, Sylvia Nasar scrive con competenza e partecipazione una biografia avvincente come un romanzo, che non trascura la turbinosa vita affettiva del geniale pensatore, la deriva nella schizofrenia, che lo porterà a vagare come un fantasma tra cliniche e manicomi, fino a quando, grazie all’affetto e alla vicinanza di familiari e amici, la sua mente tornerà a esplorare i meravigliosi abissi della scienza perfetta.

Sylvia Nasar è nata in Germania ed è cresciuta a New York. Ha studiato letteratura all’Antioch College e ha conseguito un master in economia alla New York University. Ha poi frequentato la scuola di giornalismo della Columbia University. Giornalista economica che ha fatto parte della redazione di “Fortune” e “U.S. News & World Report”, nel 1993, mentre stava scrivendo un articolo di economia per il “New York Times” si è imbattuta nella storia del matematico John Nash ed è rimasta affascinata del geniale scienziato, ammalato di schizofrenia. Comincia così ad indagare la vita di John Nash, scopritore del teorema di equilibrio, considerato un contributo fondamentale per la teoria dei giochi. Nasce così Il genio dei numeri, un libro a metà via tra la biografia e il romanzo, che ha vinto nel 1998, quando è uscito, il prestigioso National Book Critics’ Circle Award ed è stato finalista la Booker Prize dello stesso anno. Divenuto famoso in tutto il mondo per la trasposizione cinematografica A beatiful Mind con Russell Crowe, vincitrice di numerosi premi Oscar, Il genio dei numeri è un bestseller internazionale che ha consacrato Sylvia Nasar tra i giornalisti più famosi degli Stati Uniti.

Trastulli d’Animali

Trastulli d’Animali

Titolo originale: Kemono no Tawamure

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prologo dell’autore, traduzione dal giapponese di Lydia Origlia.

pp. 160, Milano

In una casa sul mare circondata dai fiori vivono una breve e tragica estate Yuko, che si prende cura del marito semiparalizzato e muto, e il giovane e vigoroso Koji.
Quest’ultimo è appena uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna a due anni proprio per aver ferito gravemente al capo il marito di Yuko, della quale il giovane si era perdutamente invaghito.
Alcune settimane trascorrono in una crescente tensione perché gli amanti, apparentemente padroni della situazione, in realtà sono ossessionati dalla presenza silenziosa e rassegnata del marito, che suscita in loro sentimenti misti di pietà, rimorso e odio: non sopportano il sospetto di essere guardati come due animali che si trastullino, innocentemente felici. Il monologo col quale Koji si rivolge all’invalido, come per rimuovere la maledizione che grava su quell’amore, fa precipitare il trio verso il compimento di un delitto che sembra rispondere a un segreto desiderio di espiazione e di morte.
Vissuta sullo sfondo di una natura idilliaca, tra le spiagge e le pinete della penisola di Izu, questa storia di un eros appassionato che conduce irragionevolmente alla rovina acquista un’aura di essenzialità e fatalità che è stata paragonata da molti a quella propria della tragedia greca.
Mishima indugiò nel comporre il fortissimo epilogo: la notte del capodanno del 1961, a Milano, dopo aver ascoltato il “Fidelio” di Beethoven alla Scala, scrisse di getto l’ultimo capitolo, degno di coronamento di uno dei suoi romanzi più significativi.

Yukio Mishima (Tokyo, 1925-1970), pseudonimo di Kimitake Hiraoka, è considerato uno dei massimi scrittori giapponesi del ventesimo secolo. Autore di opere teatrali e sceneggiatore cinematografico, fu anche regista e attore. Convinto sostenitore e difensore della cultura tradizionale giapponese, fondò Tatenokai, un gruppo paramilitare che egli stesso amò definire militia. Il 25 novembre 1970 tentò di persuadere le Forze di autodifesa giapponesi a unirsi a lui in un’insurrezione contro il decadimento dei valori militari e civili del Giappone. Fallito il tentativo, si tolse la vita attraverso il seppuku, una forma di suicidio rituale. Le sue opere sono in corso di pubblicazione per Feltrinelli.

Dopo il Banchetto – Romanzo

Dopo il Banchetto – Romanzo

Titolo originale: Utage no Ato

Autore/i: Mishima Yukio

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

traduzione di Livia Livi dalla versione americana «After the Banquet» di Donald Keene.

pp. 256, Milano

In Dopo il banchetto Yukio Mishima mette una donna al centro della trama narrativa. Una Bovary ormai anziana, divenuta personaggio strapotente nel mondo dell’entertainment di Tokio, in un ambiente convulso in cui lusso, politica, intrigo e piacere sono le cifre dell’esistenza, colpita improvvisamente da una folgorante passione senile, rovescia tutta la sua vita, nel tentativo di trovare uno scopo nuovo, una nuova dimensione del vivere e – dopo morta – una tomba onorata. Nella totale dedizione di sé e delle proprie ricchezze agli ideali politici radicali del vecchio ministro Noguchi, intellettuale aristocrtico, la vitalissima Kazu tenta di versare l’intera carica emotiva e femminile che possiede, il suo senso corposo e violento dell’esistenza, la sua abitudine a sollecitazioni sensuali e informi; e quando il mondo della politica la respinge e il marito l’abbandona, essa da quello scontro con un mondo e una maniera di concepire l’esistenza finora a lei ignoti, ricava come una specie di allegria disperata. È una storia della Tokio moderna, di una delle città più contraddittorie dei nostri tempi; ma è anche la storia delle tensioni e delle crisi che, in ogni paese, percorrono il mondo moderno.

Yukio Mishima, pseudonimo di Hiraoka Kimitake è stato uno scrittore giapponese. Autore in particolare di romanzi incentrati sulla dicotomia fra i valori della tradizione e l’aridità spirituale del mondo contemporaneo. La sua prima opera, Confessioni di una maschera (1949), parzialmente autobiografica, gli diede subito fama e successo. La popolarità andò ulteriormente consolidandosi con La voce delle onde (1954), Il padiglione d’oro (1956) e Il sapore della gloria (1963). In seguito, con la tetralogia Il mare della fertilità (1965-1971) Mishima affermò il valore della cultura del Giappone imperiale, criticando gli esiti del processo di modernizzazione del paese. Temi ricorrenti della sua produzione sono il mito della forza e dell’eroismo, l’erotismo, il legame inscindibile fra sensualità e violenza, tra bellezza e morte. Nella vita, Mishima volle incarnare questi ideali: nazionalista e conservatore, fondò la setta militare Tatenokai (Società dello scudo), basata sull’esaltazione della cultura fisica e delle arti marziali e pose fine ai suoi giorni con un clamoroso harakiri, ultima protesta contro la perdita di valori del Giappone moderno. Alla sua figura e alla sua opera è dedicato il film Mishima (1985) di Paul Schrader.